Il nuovo trofeo del gruppo Stellantis targato Lancia, ha portato sulle strade palermitane diciotto Ypsilon Rally4 HF, un bel numero di vetture che nei trofei di casa Italia mancava da parecchie stagioni, con nomi di spicco italiani e stranieri da Pisani al transalpino Fotia. Hanno però hanno sollevato parecchi malumori i ritardi nelle consegne obbligando più di un pilota al palo.
Il nuovo Trofeo Lancia è partito già quest’inverno con un una marea di ordini, un ottantina di vetture per una rally4 disponibile solamente in primavera è tanta roba. La scelta per stabilire una priorità di consegna stipulando in parallelo al contratto di acquisto l’iscrizione al Trofeo aveva sollevato subito sollevato più di una perplessità. In un ambiente dominato dai preparatori in molti casi sono arrivate delle iscrizioni senza una reale copertura del sedile, oltre a chi aveva in mente solamente qualche partecipazione a spot, ma non voleva corre il rischio di non essere escluso. Così il numero massimo di iscrizioni, fissato a quaranta vetture, è andato rapidamente a saturazione, ma dall’altra si perso il polso reale della situazione. A questo si è aggiunto un ritardo nell’assemblaggio delle vetture, venuto a galla già nelle prime settimane dell’anno, a cui si è cercato di metterci una prima pezza spostando la prima del Trofeo dal Regione Piemonte alla Targa Florio. Ma evidentemente i problemi si sono trascinati, ed anche se chi ha ancora bussato alle porte del Trofeo si è sentito dire che i quaranta slot erano andati sold out, strideva e non poco con il mercanteggiare sedili sottobanco da parte di chi aveva la vettura, o almeno sperava di averla in tempo utile, ma non aveva l’equipaggio. Nelle due settimane alla vigilia del Targa era chiaro non si sarebbero raggiunte le ventilate quaranta vetture, ma i ritardi nelle consegne hanno finito con lasciare più di un equipaggio al palo, vedi Edoardo De Antoni. Qualcun altro invece si è visto consegnare l’auto a pochi giorni dall’imbarco e senza il montaggio completato, sollevando inevitabilmente le critiche del caso. Inserire uno scarto per chi non è riuscito ad essere al via al Targa è un’altra pezza che solleva più di un interrogativo. In un campionato di cinque gare scartare un brutto risultato è altra cosa che scartare una gara non disputata per forza maggiore, senza contare che proprio il targa è una delle due a coefficiente 1,5. Brutte stonature per un Trofeo che numeri alla mano, anche se non arriverebbe ai quaranta promessi, è andato a dare una bella boccata di ossigeno al mondo dei trofei monomarca, e così parte con un mezzo passo falso almeno a livello dell’immagine visto che la sostanza c’è, numeri e soprattutto una vettura che nelle prime speciali del Targa Florio ha battuto dei tempi ai vertici della classe.