WRC 2 VIKING STYLE

0

Il WRC2 di dopo i colpi scena iniziali è andato via su un binario unico, quello che viaggiava diritto verso la Norvegia con Ostberg una spanna sopra tutti, ed alle sue spalle una Hyundai R5 finalmente pimpante con Veiby che gli è rimasto in scia, per poi sprecare tutto nel primo passaggio sul col de Braus.

 Al Monte il debutto del WRC2 ha riservato un round intenso, degno della palma di serie cadetta, un debutto nemmeno lontanamente paragonabile a quello del WRC2 Pro dell’anno scorso. Con due vetture al via ed una battaglia mai esistita con Rovanpera subito out e Greensmith a passeggio per tre intere giornate. Questa volta al via erano in cinque e la battaglia c’è stata, ed anche i colpi di scena non hanno mai proposto una gara scontata nonostante l’evidente strapotere di Mads Ostberg, una spanna sopra la concorrenza. Il primo a mettere sul tavolo le sue carte è Fourmaux che va subito in scratch ma sulla due fora, ed anche il venerdì deve fare i conti un pneumatico che gli va giù di nuovo, così il conto sale attorno ai tre minuti, ed alla fine gli basterà per riguadagnare una bella seconda piazza, che Veiby gli offre su un vassoio d’argento nel finale. Una prova di grande carattere che il Francese condisce con 6 scratch assoluti in classe R5, dimostrando di valere la fiducia concessagli dalla FFSA e da M-Sport. L’esperienza da fare e tanta e probabilmente non potrà certo pensare al successo assoluto, ma se non altro ha dimostrato che il suo WRC2 non sarà solo una comparsata, come per il suo compagno di squadra. Il favoritissimo Ostberg ha dimostrato ancora una volta di avere una marcia in più e con Rovanpera fuori dai giochi la sua corsa al titolo sembra spianata. Preso il comando giovedì sera sul ghiaccio del venerdì mattina, nel punto dove Tanak è andato dritto e Greensmith è uscito lui ha toccato una roccia rimediando una foratura (che lo obbliga al cambio ruota). Due minuti e mezzo di ritardo da Veiby che cementificano la leadership del nuovo leader, ma Mads non si perde d’animo ed inizia a bruciare secondi al suo avversari, che nella replica della prova che aveva tradito Ostberg fora a sua volta e si ritrova di nuovo dietro al suo connazionale. I due continuano a duellare separati da un paio di manciate di secondi con Ostberg che viste le condizioni non osa nulla più del lecito, e nella seconda boucle del sabato Ole Christian incappa in un testa coda e deve dare via libera a Ostebrg che veleggia dritto verso il trionfo. Cosa che dovrebbe fare anche Veiby che tiene una solida seconda piazza, ma a tre speciali dalla fine esce di strada, vanificando gli sforzi di tre giorni di gara. A salvare l’onore della Hyundai resta Gryazin che chiude sul gradino basso del podio, una gara condotta in maniera decisamente anonima.

Share.