2025 – 2026 REGOLAMENTI CONGELATI

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Il consiglio mondiale del motorsport di giugno finalmente ha messo fine al dibattito sui regolamenti tecnici per il prossimo biennio del WRC, una marcia indietro totale rispetto ai drastici cambiamenti proposti a fine febbraio, più che di mancata rivoluzione è giusto parlare di rispetto della stabilità regolamentare, fondamentale per attrarre e mantenere i costruttori.

La primavera della rivoluzione regolamentare WRC si conclude alle porte dell’estate con una marcia indietro su tutta la linea, un braccio di ferro che nel giro di poche settimane ha compattato tutti i costruttori, di rally1 e rally2 obbligando la FIA a ritirare le proposte messe sul tavolo nel consiglio di fine febbraio. Cosi oggi al consiglio mondiale di Samarcanda in Uzbekistan l’inversione di marcia è stata a trecento sessanta gradi, che l’ibrido sarebbe rientrato dalla finestra lo si era capito al Safari e qualche settimana più in la quando i costruttori hanno testato delle vetture con un ala posteriore ridotta anche il ridimensionamento aerodinamico è stato mandato in soffitta. Ma alla resa dei conti si è cassato la riduzione della flangia sulle rally1, ed anche il kit plus sulle rally2, l’idea di avvicinare le prestazioni non piaceva alle tre case del WRC (Toyota, Hyundai e Ford), ma nemmeno a chi oggi è impegnato solamente con la Rally2. Un aumento dei costi e se vogliamo una sorta di cambio di destinazione di uso; da semplice vettura clienti ad anello di congiunzione per avvicinarsi alle   prestazioni della classe regina ha trovato ancora più contrarie le case come Citroen, Skoda e Volkswagen impegnate nel WRC2. A salvare i costruttori in corner è stato l’appellarsi ai cinque anni di stabilità regolamentare pattuiti, come per le altre regolamentazioni (ad esempio quelle delle WRC Plus), e così i due anni di proroga non subiranno alcun cambiamento tecnico, come era successo per le plus. La stabilità è stato il mantra di questo consiglio, anche se in realtà questi tre mesi di scontro quasi campale, hanno bloccato la stesura di qualsiasi regolamento tecnico, ed oggi a sei mesi dal 2025, cambiare anche qualcosa di minimale su aerodinamica o altri particolari necessiterebbe di regole scritte e non certo indicazioni di massima.

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