WRC E’ L’ORA DELL’HYBRID

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Il quadriennio delle Plus ha superato il giro di boa ed in FIA si sta già guardando al 2021, un futuro che guarda inevitabilmente all’ibrido, ma per adesso i protagonisti del mondiale hanno fatto orecchie da mercante ma l’ora di prendere una decisione si avvicina e molto probabilmente dovrà essere Place de la Concorde a dettarne le linee.

Anche se la platea dei rally spesso è molto restia ai cambiamenti, volenti o nolenti questo atteggiamento poco propositivo ha finito per subire cambiamenti imposti dall’alto, che con delle derive sportive più o meno importanti hanno sempre seguito l’andamento del mercato mondiale dell’automobile. Per cui oggi è facile tranquillizzare chi inorridisce all’idea dell’elettrico, i rally sono lo specchio del mercato dell’automobile e della mobilità individuale, per cui pensare al full elettrico forse è il caso di rinviare tutto ad una data da destinarsi che per il momento è abbastanza lontana. Quello che invece di rinvii ne ha già subito uno è stato l’inserimento di un elemento ibrido, un argomento che oramai tiene banco da anni ma che in realtà nel 2017 non è riuscito a trovare un fronte abbastanza ampio di mercato da giustificarne l’ingresso nelle competizioni. Ma con le previsioni che parlano di un periodo che dal 2020 al 2025 vedrà l’invasione nei listini della maggioranza dei costruttori dell’ibrido, sia pure in maniera molto annacquata. Presenza che stimata da 1/4 ad una probabile metà alla fine di questo ciclo di rinnovamento. Per il momento le case impegnate nel WRC o meglio i reparti corse, non si sono sbilanciate a dare indicazioni, perché se da una parte risultano sempre meno legati all’attività delle case, dall’altra l’argomento Hybrid è stato affrontato sino ad oggi con soluzioni diametralmente opposte. Elettrico, Idrogeno, Gas. L’elemento cardine è sempre l’elettrico che però al momento resta subalterno, almeno sino a quando non potrà contare su una reale e diffusa possibilità di fare il “pieno”. Sta però di fatto che con i listini sempre più pieni di veicoli ibridi l’ingresso di qualche elemento ibrido nel mondo dei rally è un passo quasi obbligato. Questo inevitabilmente andrà a ritoccare i costi verso l’alto (anche se non di molto), ed in un momento di contrazione non è sicuramente il massimo. Ma dal punto di vista pratico almeno per il WRC questa è l’unica strada percorribile per avere attenzione e budget dalle case, un altro ciclo tecnico tutto a benzina rischia di fare perdere al mondiale il treno delle case costruttrici. Il motorsport, ma in particolare i rally soprattutto in passato sono stati la vetrina dell’innovazione (applicabile alla produzione), ed è vitale recuperare un ruolo che purtroppo nel tempo è diventato sempre meno centrale. Per sopravvivere i rally devono obbligatoriamente ritornare ad essere un punto cardine della ricerca, questo non significa fare il passo più lungo della gamba ma nemmeno fossilizzarsi sul passato. Per una casa investire in ricerca è sempre attuale, lo è molto meno investire in quello che è un giochino di pochi.

 

 

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