WORLD RX LA CRISI CONTINUA

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Iniziato nel 2014 sotto la spinta del promotore che dopo un anno di Euro RX è riuscito a portare la serie dedicata ai circuiti misti allo status di campionato mondiale, ma lo scorso anno come un castello di carte è crollato tutto con le case direttamente (Vw e Peugeot) o indirettamente (Audi) impegnate che si sono tirate indietro ed ora il coronavirus potrebbe..  

Il promotore IMG nel suo primo lustro ha sicuramente ottenuto risultati di grandissimo rilievo riuscendo a dare un grandissimo imput comunicativo che con il passaggio allo status di campionato del mondo è riuscito ad avvicinare molti paesi ad una disciplina che sino agli anni 2010 era rimasta disciplina di nicchia che non era mai riuscita a sfondare le frontiere scandinave e Britanniche dove ha sempre prosperato. Anche quando le cose andavano per il verso giusto e si moltiplicavano i costruttori e l’interesse mediatico, qualche problemino geo politico legato alla stesura dei calendari era emerso più di una volta. Ma dopo il passo falso di un nuovo regolamento sull’elettrico, dove il problema non era il sound oppure altri fattori emotivi, ma quello di scelte di business puro lontano anni luce dagli stessi interessi promozionali delle case. Il patrimonio accumulato in cinque stagioni di World RX ed una di Euro RX si è dissolto di colpo, ed il 2019 è andato in scena con un parterre ridotto senza case ufficiali oppure guest star. Il 2020 doveva mettere un freno alla caduta libera della passata stagione e portare una inversione di tendenza, ma ora con l’emergenza Covid-19 potrebbe esplodere la bomba geo-politica legata alla stesura dei calendari. Oggi sono andati a rinvio Spagna e Portogallo, ed anche Hell in Norvegia rischia lo slittamento, ma la situazione è decisamente più traballante di quanto possa sembrare. In questi anni sono spariti molti dei circuiti da sempre templi della disciplina a favore di autodromi con la “A” maiuscola, che hanno scalzato i circuiti classici del rally cross in virtù del maggiore potere economico a disposizione. Diventando in molti casi gare support a sostegno di altri eventi, DTM, Nurburgring Endurance Series, soluzione economicamente interessante per il promotore, perché va a trattare con autodromi e strutture organizzatrici di eventi per i quali il gettone richiesto tutto sommato rientra ampiamente nei budget per week end con importanti afflussi di pubblico. Ma dall’altro svilisce l’importanza della titolazione, ma soprattutto va ad abbinare le prove del WRX a strutture che non intendono valutarne l’immagine, ma come semplice gara support che può essere tagliata da un’edizione all’altra a seconda della convenienza. Hockenheim e Silverstone sono gli esempi più lampanti, ed il covid-19 non solo rischia di fare saltare le date 2020, ma con un prospetto economicamente incerto, ed una revisione degli spazi riservati al pubblico per evitare accalcamenti che potrebbe condizionare anche il 2021 la situazione è davvero traballante nell’immediato, ma anche nel futuro prossimo. 

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