CRUGNOLA BEFFA LEFEBVRE

0

Il driver transalpino, campione del Belgio in carica, con una gara tutta di attacco quando aveva oramai ipotecato il successo si trova a fare i conti con il motore della sua Citroen C3 e deve cedere il suo scettro ad Andrea Crugnola, che sino a quel momento aveva badato soprattutto ai suoi avversari diretti nella corsa al titolo tricolore.

Il secondo round del campionato Italiano rally il Regione Piemonte sino alla bouclé finale è stato dominato da un Lefebvre piglia tutto; il pilota del nord della Francia ha fatto esplodere i cronometri nelle prime sei speciali consecutivamente, presentandosi all’ultimo giro di prove con una quindicina di secondi su Crugnola e una mezza minutata sui primi del plotone tricolore. Abbastanza per permettersi un finale in scioltezza, con Crugnola nettamente padrone della situazione tricolore che ha fatto capire sino dalle battute iniziali di non avere intenzione di accollarsi dei rischi supplementari per tentare la scalata al successo assoluto. Visto che nell’economia di campionato, la trasparenza del suo avversario, non gli cambiava assolutamente nulla, a livello punteggi. Nella bouclé finale nonostante il pericolo pioggia con i nuvoloni che rimbalzavano da una collina all’altra, Stephane e Andrea sono partiti rivedendo le loro linee leggermente al ribasso. Ma a dare una botta di suspence ci ha pensato il motore della Citroen C3 di Lefebvre che ad una speciale dalla fine ha iniziato a fare i capricci ed in due prove ha perso la bellezza di una cinquantina di secondi, e dopo essere stato saltato da Crugnola è riuscito a salvare il gradino basso del podio per una manciata di secondi. Mentre Crugnola termina in scioltezza, nonostante tra una speciale e l’altra sia rimasto fermo sulla linea di partenza per quasi due ore. La piazza d’onore va a Basso, il trevigiano dopo avere pagato qualche secondo di dazio perché costretto a rallentare per l’incidente di Scattolon, ha subito presentato reclamo e prima che la gara si concludesse si è visto restituire una manciata di secondi. Un iniezione di fiducia che gli ha permesso di mollare la compagnia di Paddon e soprattutto respingere eventuali velleità degli altri italiani. Immediatamente alle spalle del podio troviamo un Fabio Andolfi ottimo terzo sino a metà gara, ma prima di affrontare la replica della Igliano, sulla sua Fabia cede un semiasse e lascia per strada un mezzo minuto scarso che lo fa scivolare alle spalle di Damiano De Tommaso. Ma con un colpo di reni finale riesce a saltare Paddon e il varesino che si devono accontentare di una quinta e sesta piazza. Se per Paddon questo è stato un buon allenamento in vista delle Canarie, mastica amaro Damiano a tratti ha ritrovato un po’ di verve ma nel complesso della gara è risultato sempre in affanno. Gara da dimenticare per i pretendenti al promozione, Scattolon esce di strada a Roddino, mentre Bottarelli nel secondo giro rimedia un paio di testa coda e fora sulla replica di Igliano e si deve accontentare dell’ottava piazza alle spalle del francese Arzeno con il quale si è battuto prima della foratura sul filo dei secondi.        

CLASSIFICA

Share.