TRISTE ADDIO A ROBERTO ANGIOLINI

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In questo periodo nefasto in molti sono stati sfiorati direttamente, ed indirettamente da lutti che in qualche maniera ci stanno segnando tutti, oggi a lasciarci è stato Roberto Angiolini uno dei personaggi cardini nella storia del Jolly Club, squadra che ha lasciato il segno in Italia e nel mondo.

Dopo avere preso le redini del Jolly Club dal padre Mario Roberto Angiolini è riuscito a portare la struttura ai massimi livelli internazionali diventando il punto di riferimento della squadra ufficiale Fiat Lancia e con le vetture del gruppo Torinese ha inanellato una serie di successi nazionali e internazionali senza precedenti. Un personaggio unico che oramai da qualche tempo si era allontanato dal mondo dei rally a cui aveva dedicato tutta la sua vita, dove ha raccolto tantissime soddisfazioni forse più di chiunque altro. Ma con una passione infinita per questo sport che traspariva dal tono della voce quando tornava a parlarne e che ha sempre saputo leggere con un incredibile lucidità anche quando ha abbandonato ogni ruolo attivo. Ricoverato per un ictus da quanto è trapelato a complicare il quadro clinico sono state le complicazioni legate a un’infezione da covid-19. Sotto le sue direttive nel Jolly hanno corso tre campioni del mondo rally che rispondono ai nomi di Carlos Sainz, Miki Biasion, Didier Auriol, oltre a Dario Cerrato, Alex Fiorio, Adartico Vudafieri, Gianfranco Cunico, Andrea Aghini.

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