Due tappe massacranti non sono bastate a spegnere i bollenti spiriti di un Tanak determinato a fare il pieno di punti e di un Ogier partito anche lui ingolosito dal super Sunday, e così nelle prime due speciali mattutine sono partiti tutti in soft decisi a sfidarsi a viso aperto, ma Ott e la Hyundai sono riusciti ad obbligare Seb ad alzare le mani.
Dopo le prime due speciali del sabato la gara ha preso una sua piega precisa con Tanak in vantaggio di una mezza minutata su un Ogier entrambi votati a controllare le rispettive posizioni, anche se l’Estone pur alzando il piede ha optato per mettere qualche secondino di vantaggio in più tra la sua Hyundai e la Yaris di super Seb. Con una gara durissima alle spalle ma anche davanti (due speciali di 26 e 23 chilometri da ripetere), la domanda da un milione di dollari di ieri sera era: “con una classifica scolpita nella roccia chi andrà a caccia dei punti del super Sunday?”. Per avere la risposta non è servito attendere i tempi, è bastato vedere la scelta dei pneumatici, Tanak e Ogier sono partiti con cinque soft versione maximum attack, con il francese che addirittura imbarca una sola scorta. Su questo fondo con moltissima terra e ghiaino smosso, se vogliamo più simile a quello sabbioso del Portogallo, la Hyundai i 20 N come sulle stage lusitane è sembrata avere un qualcosina in più. Ma quello che Seb forse non si attendeva era un Tanak in versione flat out, pronto a lottare per ogni piccolo punticino. Così sui ventisei chilometri della Smokovo entrambi non hanno lesinato una sola stilla di energia, con Tanak a tavoletta da inizio alla fine, mentre Ogier come spesso ci ha abituati ha optato per il crescendo nel finale. Concentrando così i rischi di foratura soprattutto nel finale, in maniera da limitare i danni nel caso si afflosciasse un oneumatico. Sulla Tarzan visto l’andamento Ogier preferisce non rischiare il tutto per tutto e Tanak allunga nella classifica di tappa e prende le misure alla power. Dopo i due secondi assoluti in Portogallo e Sardegna, Tanak questa volta non si è accontentato del successo ma come nella frazione finale della gara di Porto è andato a fare il pieno di punti del super Sunday. In quest’ultima tappa ha rischiato qualcosina più del lecito, ma oramai è chiaro che l’obbiettivo è vincere il suo secondo mondiale piloti, un campionato apertissimo dove si sta profilando una sfida a tre serratissima, dove ogni punto può fare la differenza. Ad andare a caccia dei punti ci hanno provato anche Evans e Neuville, ma ai due jedi della gara hanno pagato un bel gruzzoletto di secondi per la posizione di partenza, ed il belga a fine mattinata deve mollare la lotta con il gallese per il cedimento di un ammortizzatore prima e per noie al motore dopo. Chi preferisce non prendersi rischi è Fourmaux, interessato a portarsi a casa il secondo podio targato Hyundai, molto importante per ritrovare quella serenità scalfita da una lunga strisciata di errori.