Un Ott Tanak in forma smagliante, ed una Hyundai i20 N Rally1 finalmente al passo con la concorrenza passano al comando della tappa sulla prima speciale del mattino nonostante un braccio di ferro sul filo dei secondi con Ogier, Katsuta e Fourmaux, il francese chiude la giornata secondo ad appena 7”.5.
La prima frazione del Portogallo con i suoi centocinquanta chilometri di speciali, ha mandato in scena una battaglia campale a quattro con Tanak, Ogier, Katsuta e un Fourmaux che inciampa in una corda troppo chiusa alla fine della seconda bouclé. A favorire l’allungo di questo gruppetto di testa ci ha messo lo zampino l’ordine di partenza, ed a capitalizzarlo al meglio è stato un Ott Tanak in grande spolvero, subito a scratch nelle prime due speciali della mattinata, continua a macinare tempi da top five e non molla più il timone della gara sino a fine tappa. Nel frattempo batte altri due tempi scratch nel finale, una risposta energica al crescendo del suo primo inseguitore, interprete perfetto di un ordine di partenza favorevole che lo vede scattare per tutta la giornata dalla quinta posizione. Una guida aggressiva ma senza nessuna sbavatura particolare a dimostrazione di un passo sempre al limite ma mai oltre, nonostante per una buona metà tappa i primi quattro siano rimasti raccolti in un fazzoletto di cinque, sette secondi. Nella bouclé finale a tenergli testa è però rimasto il solo Ogier, con un finale dove ha messo alla frusta la sua Toyota GR Yaris è riuscito a chiudere la giornata ad appena 7”.0 dalla leadership dell’Estone. Una sfida che domani si annuncia pirotecnica, con l’otto volte campione del mondo partito affamato di vittoria come un ragazzino e l’Estone assecondato finalmente da una Hyundai all’altezza della concorrenza. Il terzo gradino del podio è per la Yaris di Takamoto Katsuta autore di una prima parte di tappa perfetta dove ha capitalizzato molto bene la sua posizione sulla strada, autore anche di uno scratch, alla fine della seconda bouclé si porta a soli tre secondi dalla testa. Nelle prove finali però molla, probabilmente memore delle troppe uscire, ed i secondi persi lo allontano rapidamente dalla leadership, oramai a 27”.1. Alle sue spalle a 1”.2 Rovanpera, dopo avere dato fondo a tutte le energie nelle prime speciali quando partire per secondo era meno penalizzante del previsto, con il passare dei chilometri, nelle repliche e sulle ultime speciali nuove ha dovuto fare i conti con la realtà. Nulla di definitivamente compromesso ma di sicuro sarà un sabato tutto in salita, con poco meno di una mezza minutata su due cagnacci come Ott e Seb senza inciampi altrui è quasi impossibile arrivare a rimontare. Quinto a 4”.4 da Kalle c’è un Neuville che ha pagato un mezzo testa coda nella prima speciale del mattino, ma anche partendo subito dopo Rovanpera è quasi riuscito a chiudere il buco sul suo avversario.