SUNINEN VICINO ALLA RALLY1

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Per la Hyundai si sta avvicinando il momento di fare delle scelte, anche perché se portare al Safari Dani Sordo era decisione abbastanza scontata, sugli sterrati velocissimi di Estonia e Finlandia il pilota spagnolo non è mai stato particolarmente a suo agio, e potrebbe essere il momento giusto per quella promozione che Teemu attende da tempo.

Quando Craig Breen si è unito nuovamente alla squadra di Alzenau, l’obbiettivo primario era quello di rinforzarsi con una terza guida particolarmente forte in quelle gare dove le medie orarie si impennano. Là dove Dani Sordo ha sempre faticato ad esprimersi al meglio, e soprattutto non ha più corso oramai da parecchi anni (l’ultima partecipazione al Finlandia risale al 2017), o come in Estonia, trattandosi di una gara nuova non è mai stato presente. Dal Portogallo è inevitabilmente iniziata la caccia al nome da parte della stampa e dalla plancia di comando Abiteboul è stato abbastanza sibillino, ed ha messo le mani avanti parlando di preferire un pilota giovane alla ricerca di una soluzione preferibilmente a lungo termine. Dichiarazione che ha scatenato il solito toto nomi, anche se in realtà è sembrata una sorta di risposta volta a mettere in ombra i rumori che oramai da qualche mese stanno circolando sul futuro della casa Coreana. La scelta più scontata in questo momento è però quella che hanno in casa ovvero la promozione dal WRC2 di Teemu Suninen, ventinove anni ma con alle spalle otto stagioni di servizio nel WRC, dove sulle rally1 ci è salito solamente per un paio di giornate di test, ma con le plus vanta una quarantina di partecipazioni iridate, dove è andato più di una volta a podio. Il giusto mix tra età ed esperienza, oltretutto ha dimostrato di avere un gran passo anche sulle vetture dotate di grandi cavallerie, ostacolo nel quale sono inciampati in tanti quando si affronta l’up-grade tra una rally2 e una rally1. Basta vedere la fatica fatta da Katsuta a raggiungere il suo attuale livello, nonostante la Toyota gli abbia messo a disposizione una GR Yaris Rally1 full time oramai da diverse stagioni. Nel caso del Giapponesino, c’è la volontà del costruttore di avere un pilota di casa nel WRC, altrimenti l’unica altra maniera per permettersi un lungo apprendistato è mettere mano a un budget personale. Il recupero di Solberg ventilato da qualcuno non sembra tra le strade praticabili, a parte la ruggine per il divorzio, in Hyundai ad appiedarlo era stato un Moncet facente funzioni, è quindi chiaro che la decisione non è stata tutta farina del suo sacco. Anche se dall’arrivo di Suninen ad Alzenau siamo al terzo team principal, Timo Jouhki il suo manager è sicuramente in pole per garantire un sedile a cui ambiva sin dal suo approdo in casa Hyundai.

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