SERDERIDIS, GENTLEMAN E BASTA

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In queste ultime due stagioni a più riprese Jourdan Serderidis, tra i comunicati ufficiali di M-Sport e le news targate WRC, è stato portato in più di un’occasione sugli altari delle notizie cercando di dare un risvolto di colore alle sua storia di gentleman e farlo diventare un personaggio, all’Otepàà però le sue prestazioni sono state troppo imbarazzanti per giustificare gli spazi che gli sono stati concessi.

In queste due stagioni, con l’avvento delle rally1 sono state pensionate con effetto immediato le WRC plus, riducendo così al lumicino la presenza di eventuali gentleman nella massima categoria a soli due piloti: Serderidis (Safari, Grecia e Catalunya oltre a due gare minori in Belgio) e Bertelli (New Zeland). Lungi il pensiero di volere sminuire il Greco, un atteggiamento assolutamente ingiusto visto il suo stato di puro gentleman, per il quale non si possono usare gli stessi criteri di valutazione dei piloti ufficiali, ed aspiranti tali. Ma riteniamo sia altrettanto sbagliato cercare di farne un personaggio, soprattutto viste le performance al volante della Puma Rally1. Al rally Otepàà oltre a finire dietro a un manipolo di tutto avanti, capitanate dal quindicenne Jaspar Vaher, al volante di una Ford Fiesta Rally4, con la quale è riuscito a bruciare la Puma di Serderidis in sei delle otto speciali disputate. La forza dei rally ieri come oggi è permettere a tutti di fare parte dello stesso evento, anche se si tratta di una gara WRC, ma mediaticamente ritrovarsi due tappe del Montecarlo ad aprire le dirette televisive con il greco non contribuisce certamente all’immagine sportiva della specialità. Se lo streaming è una cosa per addetti ai lavori e iper appassionati, quello che va in televisione libera oppure a pagamento, dovrebbe seguire dei principi meritocratici. Ed anche a classifica inversa ripescare chi dopo la tappa del venerdì sarà stato anche l’ultima delle Rally1, ma era dietro a ben trenta vetture e per tutta la prima tappa pagava a Ogier e banda la media di circa un minuto e mezzo a speciale, solleva più di qualche perplessità.

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