Nella mattinata del sabato Ogier da un bello strattone alla classifica e riesce a mettere una decina di secondi tra se e Tanak, scivola invece nelle retrovie Fourmaux obbligato a fermarsi in speciale a causa di una foratura, ed a quel punto nelle speciali del giro pomeridiano si rinnova il braccio di ferro del Portgallo tra Ogier e un Tanak che non vuole mollare il pilota Toyota.
Super Seb dopo l’ottima tappa di ieri oggi parte in fondo al gruppo delle rally1 è può permettersi di giocare in marcatura sugli avversari, nella bouclé del mattino da due begli strattoni e riesce a mettere altri secondi tra se è le Hyundai che lo tallonano. Ma se Fourmaux inciampa quasi subito in una foratura, ed è costretto a uno stop in speciale che gli costa quasi quattro minuti e scivola così brutalmente fuori dalla top five. A quel punto sulla Tula tra dritti e pasticci Adrien perde ancora secondi a manciate e gli rimane la sola speranza di riagganciare la top cinque. La Hyundai del francese sulla Monte Lerno riparte proprio davanti a Ogier e gli fa perdere una valangata di secondi nella polvere, ma il suo tempo viene prontamente risistemato, ed al service di metà giornata può contare su una quindicina di secondi di vantaggio su Tanak. Ma a quel punto l’Estone non ci pensa nemmeno a gettare la spugna, ed a andare in scena è la continuazione del braccio di ferro del Portogallo, Ott mette il piede destro a tavoletta e nella replica pomeridiana mette in fila due scratch consecutivi portando il suo gap dal francese vicino al muro dei dieci secondi (11″.1). Le speciali pomeridiane tra i sassi, tratti molto scavati e un caldo asfissiante per i piloti ma anche per l’usura delle gomme mettono tutti in difficoltà, ma non fanno recedere Seb e Ott dai loro bellicosi proposti. Anche se il loro passo non è come in Portogallo, oltre i limiti della fisica meccanica è evidente Tanak stia spingendo di più del suo avversario. Seb intelligentemente ha spinto a tutta sulle speciali meno distrutte del mattino, ma per difendersi è costretto anche lui ad un passo sopra le righe, anche in situazioni limite come questa impressiona per l’intelligenza tattica. Per ridurre gli effetti nefasti di eventuali forature disputa delle speciali in crescendo, partendo un pizzico sotto quelle di Ott, concedendogli qualche secondo in più che però va a riprendersi almeno in parte con dei finali a tutta. Rovanpera terzo oggi ha cercato di alzare il ritmo, ma con il ritardo di ieri si è dovuto accontentare di un passo veloce lontano dai pericoli e nella speranza di potere fare l’avvoltoio, nel caso uno dei due battistrada andasse in disgrazia. Alle sue spalle un incredulo Evans non tenta nemmeno di andare a prendere Pajari, “missione impossibile” ma ad un passo dalla fine rimedia una foratura e quando tutto sembra volgere al peggio si ferma per sostituire un pneumatico anche Pajari, ed Elfyn che perde un minuto di meno riesce così a saltarlo. Finale da dimenticare o quasi per la Hyundai, con Neuville ad anni luce e Fourmaux scivolato al settimo posto vede il suo alfiere mettersi la i20 per cappello sulla penultima speciale di giornata.