OGIER BATTE ANCHE LE OMBRE DEL PASSATO

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Fresco del successo ottenuto in Portogallo il lupo di Gap si è ripetuto in Sardegna andando a conquistare il suo quinto successo isolano alla fine di un duello tiratissimo con il solito Tanak, la prosecuzione del braccio di ferro portoghese, ma soprattutto la rivincita su un Ott che l’anno passato gli aveva strappato il successo sul filo di lana per soli due decimi di secondo.

Sebastien Ogier questa volta in coppia con e Vincent Landais va a scrivere per la quinta volta il suo nome nell’albo d’oro della gara Sarda e diventa il primatista assoluto in una delle gare più belle e affascinanti del mondiale. Un record che deteneva in coabitazione con l’ex rivale Sebastien Loeb, che in Italia conta cinque successi, ma il primo di questi l’alsaziano lo aveva ottenuto nell’ultima edizione del Sanremo WRC, nel lontano 2003. Una vittoria cristallina maturata alla fine di un braccio di ferro tiratissimo con il solito Ott Tanak, una sorta di secondo atti di quanto era andato in scena in Portogallo. Ma anche una bella rivincita su quel sorpasso al fotofinish sulla power stage dell’Argentiera, viziato da una foratura di Ogier che nel finale si vede saltare per due soli decimi di secondo. L’ultima frazione di oggi con il suo doppio passaggio sui venticinque chilometri della San Giacomo, ed appena undici secondi a dividere Ogier e Tanak sembrava il preludio ad uno scontro all’arma bianca. Ma questa volta Ogier non ci ha pensato per un solo secondo a limitarsi a gestire il vantaggio, con lo stesso passo di ieri mattina è subito andato a scratch sulla lunga, ed alla fine del primo giro, quello meno a rischio forature (o rotture) raddoppia il suo vantaggio. Un colpo da K.O. grazie al quale può iniziare a marcare a uomo un Tanak per nulla disposto a mollare, ma con un buon vantaggio sia nella generale che nella classifica del Super Sunday può permettersi di gestire anche qualche punto extra in palio, e soppratutto riesce a salvarsi da un brutto dritto contro un arbusto, proprio nella power stage. Una gara da incorniciare che lo proietta al secondo posto nella generale del mondiale, a pochi punti dalla leadership di Evans ma quanto basta per restargli dietro e lasciare lo scomodo ruolo di apripista al Gallese anche all’Acropoli. Il terzo successo stagionale dopo solamente sei gare, in una delle sue classiche stagioni a spot dove si è presentato al via solamente al Montecarlo, Canarie, Portogallo e Sardegna. Su queste strade ha confermato di avere una marcia in più della concorrenza, umana e tecnica, il venerdì è stato superbo nel gestire un posizione di partenza comunque complicata, per poi passare all’attacco ieri mattina e questa mattina, gestendo se così si può dire, visto il ritmo indiavolato di lui e di Tanak, qualche rischio in meno nelle repliche quando tra pietre e rocce le strade risultavano più disfatte e massacranti per vetture e gomme. Tanak è stato autore di un’altra prova maiuscola, velocissimo dall’inizio ha confermato la ritrovata competitività della Hyundai, forse ha ceduto qualcosina al suo avversario nell’interpretazione degli pneumatici, ma nel complesso conferma al giro di boa stagionale di non avere deposto le sue ambizioni nella sua corsa al titolo piloti. Terzo un Kalle velocissimo come sempre, l’unico capace di restare sui tempi dei primi due ma che paga a caro prezzo partire subito dietro ad Evans nella tappa del venerdì.    

CLASSIFICA

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