SARA’ ANCORA UNA…IMPERDIBILE RALLY CUP?

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La serie alternativa per asfaltisti scatta da Cassino con qualche novità studiata per rinforzare una formula di già collaudato successo. Quattro le gare in programma, un montepremi da leccarsi i baffi e, di nuovo, tante adesioni al campionato più in salute della penisola, con nomi altisonanti a contendersi il trono lasciato vacante da Elwis Chentre.

Non dormono sugli allori, in casa IRC. L’International Rally Cup è, dati alla mano, il campionato che meno di tutti ha accusato i colpi della crisi di questi anni, mantenendosi su un livello d’iscritti (alla serie ed alle singole gare) sempre più che soddisfacente. Eppure, Loriano Norcini e Michele Tedaldi hanno voluto apportare qualche cambiamento alla loro ‘creatura’: così, l’IRC che prende il via questo fine settimana a Cassino, con il rinato Rally Lirenas, proporrà un menu che – stando alle indicazioni della vigilia – dovrebbe conteggiare dopo la gara laziale già una settantina di iscritti.

LA SERIE AI RAGGI X. Tra le (fondamentali) conferme che danno solidità all’IRC, il montepremi: 240mila Euro (con aumento a 340mila aggiungendo i premi che caratterizzano i trofei Peugeot e Renault) non sono spiccioli e l’introduzione della nuova classe WRC – sino al 2016 conteggiata solo nell’assoluta –, con premi da 20mila e 10mila Euro per i primi due classificati, costituisce un richiamo importante; stesso premio al vincitore della R5: per intenderci, se il campione 2017 sarà un rappresentante di una di queste due classi, il bottino che si metterà in tasca arriverà a quota 45mila Euro (ai primi tre dell’assoluta, infatti, andranno rispettivamente 25mila, 15mila e 10mila Euro).

Istituito il raggruppamento R3C/R3T/S1600 (con premio speciale al vincitore della classe ‘turbo’, in caso vi siano almeno cinque iscritti); classi e montepremi dedicati per la R1A (che ospita il trofeo Twingo), la R1B e la Racing Start, senza dimenticare la classifica Femminile (6mila e3mila Euro alle prime due rallygirl in caso di almeno tre iscritte) e quella dedicata alle Forze di Polizia.

Quanto ai già citati trofei monomarca, Renault propone quelli per la classe R3C (che però è aperto anche alle Clio R3T), alle Twingo R2 ed a quelle di R1, oltre al Corri con Clio di N3. Peugeot risponde con il Rally 208 per le vetture di classe R2B e premi in pneumatici.

Tra le novità, il codice etico: strumento introdotto per evitare comportamenti che con lo sport niente hanno a che fare e che, ahinoi, in passato hanno infestato pure questo campionato. Infine, ma non ultimo, il calendario, che torna su quattro gare, due delle quali new entry: il Lirenas, appunto, ed il Coppa Valtellina, che chiuderà la serie a fine settembre ed avrà coefficiente maggiorato (1,5). In mezzo, i rally-totem dell’IRC, ovvero Taro (il 20/21 maggio) ed il Casentino (7/8 luglio).  Ritorna in auge lo scarto, che ci pare un po’ fuori luogo per una serie di sole quattro gare.

INCERTEZZA E QUALITA’. A Cassino, intanto, sabato e domenica si accenderà la sfida. E ci sarà da divertirsi, oltreché da tenere il fiato sospeso sino all’epilogo valtellinese, perché al via della serie si presenteranno equipaggi di valore assoluto. Favoriti al titolo sono certamente Rossetti-Mori (Skoda Fabia-R5 – foto Dino Benassi) e l’attesissimo Andrea Crugnola, che plana nella serie desideroso di dimenticare l’amaro e prematuro epilogo della sua campagna iridata; il duello tra il talento varesino, sempre affiancato da Michele Ferrara su una Fiesta-R5, e Rossetti darà autentico respiro internazionale all’IRC. Da non trascurare le candidature degli altri, a partire dal plotone al via con le WRC. Pronti a vestire i panni dei protagonisti sono Alessandro Re-Ciucci (Fiesta), mentre da verificare la competitività del padre di Alessandro, Felice, a sua volta su una Fiesta (con Mara Bariani); da tenere d’occhio le altre Fiesta di ‘Ciava’-Arena, di Dal Ponte-Danese e dei toscani Cresci-Ciabatti, mentre al Lirenas si vedrà in azione, una tantum, anche la Hyundai i20 di ‘Pedro’-Baldaccini. Molto attesa, a Cassino, anche la Citroen C4 di Pedersoli-Tomasi, con il bresciano che potrebbe infine optare per disputare l’intera serie, divenendo nel caso uno dei principali candidati al titolo. La R5, oltre a Rossetti e Crugnola, proporrà i vari Michelini-Perna (Fiesta) e Di Cosimo-Francescucci (Fabia), con le Fiesta di Roncoroni-Brusadelli, Marti-Bentivogli e Profeta-Alduna e le Fabia di Pinzano-Passone, la Peugeot 208 di Rabaglia-Giorgio e l’inedita Mitsubishi Space Star di Davide ed Andrea Giordano a fare da outsider. A dare ulteriore valore alla serie, la presenza dell’altro ‘golden-boy’ dei rally nazionali, Giuseppe Testa, in gara con una Mitsubishi Evo X (R4), condivisa con Cristian Quarta.

Sfide stuzzicanti sono prevedibili un po’ in tutte le classi, tra le quali spiccano le ‘solite’ R3C, R2B ed N3, grazie alla presenza dei già menzionati trofei. Rovatti-Catone difenderanno il titolo del trofeo Clio R3C dagli assalti di Asnaghi-Castelli e Tosi-Del Barba; interessante la presenza di Di Palma su una Citroen DS3-R3T. Il trofeo Peugeot propone Cogni-Pollicino (favoriti d’obbligo), contrastati da Tommaso Ciuffi-Bosi, Beneventi-Scaramuzza, Razzini-Marcomini, Leonardi-Rosso, Ortelli-Barelli Straffi-Cavaciocchi e compagnia rombante. Piuttosto popolata pure la N3, con Roma-Colapietro, Guglielmini-Cuoghi Costantini, Marangon-Ungaro tra i protagonisti più attesi.

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