SAFARI E NUOVA ZELANDA ..

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I prossimi due appuntamenti iridati extra continentali con l’intero pianeta che sta andando ai confini domiciliari e le frontiere quasi tutte bloccate, oppure soggette a periodi di quarantena, cominciano a tremare di fronte a una crisi i cui tempi si stanno allungando esponenzialmente minando il rientro nel WRC di questi due monumenti dei rally mondiali.  

In questa settimana il Safari non ha mancato di fare suonare i suoi tamburi dalle strade sterrate del Kenya, ed ha pubblicato assieme alla tabella di marcia anche i camera car di tutte le prove speciali. Ma questa volta più che un altro passo sulla strada del grande ritorno il ruggito è sembrato quello di un leone ferito, destinato irrimediabilmente a soccombere alla pandemia che come uno tsunami sta travolgendo i cinque continenti. Ma se anche tutti si aggrappano alla speranza di ripartire a luglio e dall’Africa cercano di dare segnali positivi e di fiducia, l’impressione è quella di un intero ambiente che sta cercando di nascondersi dietro ad un dito e non vuole prendere coscienza di una realtà che inevitabilmente andrà a mettere i bastoni tra le ruote alle serie internazionali, perché con i tempi che sta proponendo questa pandemia i rischi di quarantene quando si passa da un continente, ed anche frontiere bloccate saranno all’ordine del giorno anche in estate e forse autunno. Ed è per queste ragioni che comincia a scricchiolare anche la posizione della Nuova Zelanda. L’attenzione maniacale all’introduzione di elementi estranei al continente Australe (in Australia, Nuova Zelanda ecc..) animali, piante o minerali (terra compresa), prevede normative molto stringente oltre a periodi di quarantena, che riguardano anche viaggiatori che hanno soggiornato negli ultimi mesi in zone a rischio dell’Africa o di altri continenti. Questo normalmente, ma oggi con l’OMS che ha dichiarato lo stato mondiale di pandemia, ed anche il paese dei kiwi è stato aggredito dal Covid-19 (per ora in maniera lieve), con il governo locale che ha adottato le stesse misure di contenimento Europee, ed ha bloccato le proprie frontiere ai non residenti è davvero difficile immaginare come sotto questo aspetto la situazione possa regolarizzarsi per i primi di settembre. A questo proposito fanno scuola i paesi asiatici come Cina, Hong Kong ecc.. che oggi praticano la quarantena a chi proviene degli altri continenti, per evitare i casi di ritorno. Per cui è veramente difficile immaginare che ad inizio settembre si possa pensare ad trasferta neo zelandese senza molte, forse troppe, complicazioni. 

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