ROVANPERA FIRMA LA PRIMA

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Il baby Finn ha reso a Tanak pan per focaccia, restituendogli l’affronto che l’Estone gli aveva fatto quest’inverno sulle strade dell’Arctic Finland rally dove il favoritissimo della vigilia era Rovanpera. Una prima ottenuta nella tana del lupo che va a disintegrare il record del vincitore più giovane del WRC ottenuto dal suo team manager Latvala nel 2008.

L’ultima tappa per Kalle è stata una sorta di formalità, con un passo in pieno controllo si è limitato a correre un pizzico più in sicurezza rispetto ai quattro moschettieri del WRC. Corsa parallela ha fatto Breen sempre alle sue spalle, il vantaggio dell’Irlandese nei confronti di Neuville è scemato di qualche secondo, ma prima di pensare a qualche gioco di squadra a favore del Belga, in Hyundai hanno preferito non correre rischi visto che tra Ogier e Neuville, il distacco tra i due è sempre rimasto cortissimo. Con Thierry a dettare il ritmo e Seb in marcatura strettissima, sulla penultima speciale Neuville paga ritardo e vede così il suo distacco dimezzare, rendendo ancora più complesso un eventuale scambio di posizione con il compagno di squadra. Tanak oggi pur battendo quattro scratch, la prende con un passo da terrestre, almeno sino alla power stage, unico suo obbiettivo di giornata, che fa suo mettendo alle corde l’intero gruppo dei pretendenti ai cinque punti bonus che vale lo scratch sulla power. Per Kalle si spalanca la porta dell’esclusivo club dei vincitori di una gara mondiale, al quale va a sommare il record del pilota più giovane ad avere vinto una gara iridata, che apparteneva al suo team manager Jari Matti Latvala, stabilito allo Svezia 2008 (a ventidue anni e 313 giorni). Un record che il figlio d’arte abbassa di quasi due anni portandolo sotto la soglia dei ventuno, un primato che ad oggi l’unico che potrebbe insidiare si chiama Oliver Solberg, ma per riuscirci avrà a disposizione solamente un annetto scarso. Una gara dominata in lungo ed in largo, ma non come uno sbarbatello che ha fretta di arrivare, ma con l’esperienza e la sicurezza di un top driver. Dopo avere prese il timone nelle battute iniziali, con una prima tappa veloce ma senza mai esagerare, a quel punto quando ha fiutato il momento buono con un solo colpo ha mandato al tappeto Craig Breen, l’unico avversario che poteva contendergli il successo. Da quel momento si è limitato a correre in controllo per una giornata e mezza, ma come fanno i grandissimi perdendo pochi decimi di secondo nonostante un passo in controllo.  

CLASSIFICA

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