RIVOLUZIONE DI ZONA

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Tante sono le novità anche in quelle che erano le zone del TRN, sigla che sparisce per lasciare il posto ai Campionati Regionali Rally CRR, con zone molto più limitate in parecchi casi ad una sola regione.

Negli anni sono cambiati i nomi dei campionati di zona, e la composizione delle singole zone, ma nella sostanza non ci sono mai state vere rivoluzioni. Il 2016 invece segna una svolta netta, verso un nuovo assetto di quelle che sono le gare minori. Innanzi tutto le regioni saranno ben 10, e si è lasciata la porta aperta per un ulteriore suddivisione geografica all’interno di queste regioni, nel caso il numero delle gare iscritte in quella regione superi i 10 rally. Creando così a tutti gli effetti un nuovo campionato. In contro tendenza anche la scelta delle gare che faranno parte di questi campionati, spesso al centro di litigi e controversie locali. Dissapori che andranno a sparire perché avranno validità tutte le gare al di fuori delle Ronde e dei rally alla prima edizione, o che non sono stati disputati l’anno precedente. Quindi saranno incluse tutte le gare dai Rally Day al CIR, ed a seconda dell’importanza della gara sarà assegnato un coefficiente. CIR coef. 2,5; CI WRC coef. 2,0; TRT coef. 1,5; Coppa Italia coef. 1,5; Rally Naz. coef. 1,0; Rally Day coef. 0,5 (questi ultimi validi solo per le classi ammesse).

La suddivisione per regioni dei neonati (10) CRR 2016:
PIEMONTE – VALLE D’AOSTA
LOMBARDIA
LIGURIA
VENETO – TRENTINO – FRIULI
EMILIA ROMAGNA – MARCHE – SAN MARINO
TOSCANA – UMBRIA
LAZIO – ABRUZZO
SARDEGNA
PUGLIA – MOLISE – BASILICATA – CAMPANIA
SICILIA – CALABRIA

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