Oramai dal mondiale ai campionati nazionali si cerca di fare economia anche su quello che potremmo definire falso risparmio, arrampicandosi sempre più spesso sugli specchi dei dettagli regolamentari, sovente però per tagliare via qualche euro ci si dà la zappa sui piedi, mortificando spettacolo e gare.
Una di queste perle di saggezza arriva dal WRC, quella che ha generato Kajto nella passata stagione, quando ha scelto per il suo programma WRC2 di approfittare maggiormente delle extracontinentali dove è più scarsa la presenza delle WRC2 e per poco non è riuscito a portarsi a casa il titolo. Il polacco non è sicuramente un fulmine di guerra, ma è un buon passista molto bravo nelle gare più lente e scassa macchine. La cosa però non è andata giù a qualcuno che nonostante la priorità di Mlada è riuscito ad acchiappare il titolo in zona cesarini con Seb Lindholm. Un giovane di belle speranze che però difficilmente andrà tanto più in la di Kajetanowicz, anche se oggi veste i colori di Mlada. Sino a qualche anno fa per vincere il WRC2 bisognava partecipare almeno ad una gara extracontinentale, oggi invece se da una parte il promotore spinge a mille per cercare di dare un vero respiro al mondiale al WRC, europeizzato causa pandemia, dall’altra si dà una bella zappata sui piedi, inserendo nella regola del WRC2 la possibilità di disputare una sola gara extra Europa. Per fare contento non si sa bene se Toksport, oppure Mlada, che non ne esce certamente bene visto che la mossa declassa il polacco e la sua squadra ai ranghi di serie B. Ma non poteva certamente essere da meno nel nostro campionato dove si è passati dai due scarti degli anni passati, ad uno scarto solo, ma con otto gare a calendario i risultati validi restano sei perché i concorrenti possono scegliere di non partecipare a una gara. Praticamente ai fini della classifica non cambia niente, due scarti c’erano e due restano, il principio di una maggiore equità rispetto a chi aveva budget più tirato di altri e decideva di non partecipare a due eventi di sicuro non cambia di molto le cose. Questa volta però una delle quattro gare a coefficiente 1 dovrà inghiottire il boccone amaro di non avere Crugnola, come il Ciocco ha fatto a meno di Basso. Gare con meno pepe per dare un equilibrio che non ci sarà comunque. L’economia sarà anche importante ma tagliare nuovamente i chilometri, ed ora una gara, non è certo quello che fa la differenza sulla qualità del CIAR. Avrebbe sicuramente fatto meglio all’intero ambiente, non seguire l’indicazione serbatoi almeno per le attività di base e più propedeutiche.