C’era una volta il RAC rally un evento di grandissimo respiro territoriale, che negli ultimi decenni si è confinato sulle speciali Gallesi, con il passare delle edizioni sta faticando sempre di più a chiudere i budget, ed oggi si guarda al futuro con preoccupazione.
Che in questo periodo dominato dal Covid-19 il regno unito non sia riuscito a dare nel 2020 una minima risposta alla ripartenza delle corse su strada, non è certamente un segnale confortante per un 2021 che parte all’insegna economica della Brexit e della variante Inglese di un virus che ha congelato i trasporti tra Gran Bretagna, ed Europa. Motorsport UK (ex MSA) la federazione britannica presieduta da David Richard sta pensando oramai da qualche mese ad una tappa del WRC itinerante, che si sposti da un triennio all’altro nelle quattro nazioni Britanniche. Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare dell’Irlanda del nord, che sta spingendo parecchio per portarsi a casa la tappa del WRC. Un interesse che politicamente potrebbe smuovere quelle leve che nel 2020 hanno tagliato completamente le gambe alle corse su strada al di la della manica e che anche nel nuovo anno rischiano di lasciare al palo molte gare. In particolare nella prima metà dell’anno. L’Irlanda in questo momento però sul piatto non ha messo un pieno di buone intenzioni, ma non ancora i budget. Mentre dall’altra il Galles nonostante tutte le difficoltà del momento sta lottando con le unghie per tenere il pallino e la data di fine agosto non depone bene viste le tempistiche abbastanza strette. Sicuramente il rally GB è una delle gare più a rischio del prossimo anno, con problematiche che vanno oltre la pandemia, ma vendere la pelle dell’orso già adesso ci sembra leggermente prematuro, anche perché il promotore sul piatto ha delle alternative, ma pochissime con i budget richiesti sino a fine 2019.