QUATTRO A1 IL GRANDE BLUFF

0

Tra i grandi bluff targati WRC è difficile scordarsi quello della Opel Corsa R5 by Holzer Motorsport presentata al rally del Portogallo 2017, ma il progetto Audi A1 rally2 kit proposto da Ekstrom sotto la prospettiva di un ritorno di Audi nel WRC, potrebbe sembrare una forzatura per smuovere il colosso di Inglostad, ma il sapore è quello di un grande bluff

Nel 2017 la presentazione in pompa magna da parte della Holzer Motorsport della Corsa R5, in un rally mondiale, per forzare la mano ad Opel Motorsport è stato il più grande bluff del decennio che ci siamo lasciati alle spalle. Ma questa volta EKS, la factory svedese capitanata di Ekstrom sembra avere rilanciato un altre grande bluff targato WRC, questa volta nessuna presentazione sui campi gara, ma una passerella foto e video sugli affascinanti panorami imbiancati della regione dei laghi svedese, con il benestare di tutta la potenza comunicativa che gravita attorno al mondiale. Per la creatura degli Holzer era stata assemblata una R5 proto tutta Opel, che ha dovuto fare i conti con una omologazione che non è mai arrivata perché vincolata alla richiesta della casa madre. Nel caso dell’Audi A1 rally2 kit, l’omologazione è cosa certa visto che di Audi c’è solo la telaistica, della quale si è occupata la factory Sud Africana Rally Technic, che da qualche tempo sta collaborando con la Oreca per cercare di dare vita a delle Rally2 kit, una sorta di rilancio con un nome differente del kit R4. In realtà nulla di nuovo se non la possibilità di avere una omologa internazionale, mentre in origine era solamente nazionale, una delle tante ragioni del fallimento di questo progetto, un kit messo sul mercato con il benestare della FIA legato in origine alle sole omologhe nazionali. Quelle che hanno impedito alla Fiat 500 della Milano Racing di sbarcare nel CIRT 2019. Mattias e da tempo legato alla casa dei quattro cerchi e potrebbe avere anche il supporto delle filiali Scandinave, nell’imbastire qualche programma nazionale oppure internazionale. Di certo vedere in azione una vettura griffata Audi, il marchio che ha lanciato la trazione integrale nei rally e sulle auto stradali, mercato dove resta il punto di rifermento globale, prestare le sue linee su una rally2 kit che monta un motore 1.6 turbo basamento Peugeot (sviluppato da Oreca), con trasmissione e cambio Sadev è qualcosa di blasfemo. Ed anche se chi scrive ha sempre apprezzato la filosofia R4, la sua potenzialità non sta nel travestirsi da casa ufficiale, ma se mai dare una opportunità a clienti, oppure filiali, sportivi. Come nel caso della Dacia con la quale Dionisio a corso il Montecarlo.  

Share.