PRIMI TEST IN CIRCUITO

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Dopo avere varato il nuovo protocollo sanitario anti covid-19 a fine di aprile, nulla di rivoluzionario ma una attenta e puntuale traslazione alle esigenze del distanziamento sociale e della prevenzione sui luoghi di lavoro che oramai abbiamo imparato a conoscere nella vita di tutti i giorni. Per ora si potrà ripartire con i test all’interno dei circuiti, per il resto..  

La ripartenza per il momento è al piccolissimo trotto, in linea con quanto stabilito dal decreto Conte che apre le porte agli allenamenti degli sportivi in forma individuale, un tema che la Giunta Sportiva ACI Sport ha affrontato ieri approvando le procedure operative e i protocolli medico sportivi, per la riapertura dei test in pista, kartodromi e mini impianti. Il comunicato federale di presentazione di questo protocollo recita anche che “nei prossimi giorni sarà varato uno specifico documento per le corse su strada”, una frase che apre alla speranza che la possibilità di svolgere dei test non si limiti esclusivamente ai tracciati artificiali delle piste. La lista delle prescrizioni è decisamente lunga, ma sotto un profilo puramente organizzativo non ci sembra vada molto più in la rispetto alla codifica di quanto si doveva fare prima. A questi si sommano i controlli sanitari del caso, ma il fatto che per ogni macchina il personale sia limitato a 6 unità, non è assolutamente limitante. La speranza è che tutte queste norme oltre allo stretto numero di vetture a cui è consentito l’ingresso (questo in base al grado di omologazione dei circuiti) non vadano ad incidere troppo sul tariffario dei circuiti.

PROTOCOLLO   

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