PREALPI MARCHIORO SHOW

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Il veneto, al primo hurrà sull’atipica prova ai piedi delle prealpi trevigiane, piega il fresco campione italiano terra Trentin; il podio è completato dal Christian Merli, con il campione delle cronoscalate bravo a tenersi dietro Scattolon. De Luna, quinto, migliore degli iscritti al Raceday. Impressionano Romagna, sulla mitica Delta Integrale che portò Biasion all’iride, lo sloveno Peljhan (primo di Produzione), Vagnini, ancora re tra le due ruote motrici, e Angi, a segno nel trofeo Competition Peugeot.

Il 2018 terraiolo si chiude nel segno di Nicolò Marchioro. Il padovano, navigato da Marco Marchetti (i due sul palco d’arrivo nella foto Fotosport) su una Skoda Fabia, firma il primo successo in carriera al Prealpi Master Show, togliendosi la soddisfazione di piegare quel Mauro Trentin che vanta il maggior numero di successi (cinque) sulle strade di Sernaglia della Battaglia. Una gioia dal sapore di (parziale) rivincita, visto che Marchioro ha perso solo tre settimane fa la volata scudetto nel CIRT proprio a favore del più esperto rivale.

Il duello tra i due è di quelli veri, pulsanti, tesi, con Marchioro a dettare il ritmo sin dalla prova d’apertura, all’alba – favorito da un’azzeccata scelta di pneumatici – e Trentin (sempre con Alice De Marco) a tenerlo sotto tiro; dopo l’uno-due di Marchioro, Trentin risponde nella terza prova, riguadagnando circa un secondo per arrivare alla sfida finale staccato di 4”2 dal battistrada. L’ultima frazione si chiude con un pareggio al vertice  che consegna l’alloro al giovane talento padovano.

Il Prealpi, al solito capace di fare il tutto esaurito in termini d’iscritti (141), scalda gli animi dei sempre tantissimi appassionati che si danno appuntamento a bordo strada anche grazie ad altri protagonisti. Per esempio, Christian Merli (con Anna Tomasi) strappa applausi a scena aperta arrampicandosi sul terzo gradino del podio, a 31”3 dal vincitore; il re delle salite dimostra di saperci fare e, in gara con una Skoda Fabia (il podio è un monomarca della vettura ceca), riesce nella non facile impresa di tenersi alle spalle quel Giacomo Scattolon che, un anno fa, da queste parti aveva stupito tutti cogliendo l’argento.

L’egemonia Skoda Fabia – sette vetture nelle prime otto posizioni – è spezzata dalla Ford Fiesta R5 di De Luna-Pozzo, i quali festeggiano il primato tra gli iscritti al Raceday Terra. Ad un secondo da loro, ecco Signor-Bernardi, che precedono di 2”5 Trevisani-Marchesini e Piccolotto-Bardini. La famiglia Marchioro brinda ad una domenica da incorniciare grazie alla coriacea prestazione di Christian, nono assoluto con la consorte Silvia Dall’Olmo su una vetusta Peugeot 207 – S2000 e di nuovo sugli scudi dopo la prova-monstre del Marche. La top-10 si chiude con l’ottimo Simone Romagna (con Dino Lamonato alle note), grande interprete di quella Lancia Delta Integrale che portò al titolo mondiale Miki Biasion trent’anni fa e che ora, affidata alle mani – ed al piede pesante – dell’ex campione del Raceday rivive un’inattesa seconda giovinezza.

Gli sloveni Peljhan-Car (Mitsubishi Evo IX – N4) svettano in Produzione, mentre i sammarinesi Vagnini-Zanchetta (Renault Clio – R3C) bissano il successo tra le due ruote motrici, ribadendo il loro strapotere tra le tutto-avanti. Sorridono anche Angi-Silotto (Peugeot 208 – R5), vincitore del trofeo Peugeot Competition davanti a Codato-Dinale (idem) ed ai vincitori della tappa marchigiana, Battilani-Manfredi (208 – R2B).

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