OGIER SBOTTA MA ..

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Ieri come in Portogallo Ogier non è riuscito a trattenersi e si è lasciato andare ad un commento sarcastico sulle gomme riferito alle forature. Premesso che con quei sassi sulla carreggiata per evitare di forare bisognerebbe andare con delle gomme piene (stile muletto), sembra incedibile ognuno racconti la sua storia senza però mai mettere il dito nella piaga.

In una serie mondiale iper tecnologica, che a differenza dei circuiti si svolge su strada, con automobili che almeno in teoria dovrebbero avere un attinenza con la produzione, visto che hanno un autorizzazione alla circolazione. L’adozione del monogomma è una scelta quantomeno discutibile, visto che si tratta di un banco di prova che almeno teoricamente dovrebbe trasferire qualcosa al prodotto di serie. Oggi invece le gomme hanno preso una deriva tutta corsaiola, ed il monogomma in linea teorica avrebbe lo scopo di fornire un prodotto uguale per tutti, e garantire un introito anche a chi organizza il Circus. Il problema di avere un solo fornitore ovviamente è lo sviluppo, ma nel caso delle rally1 siamo arrivati al paradosso totale, quello di uno sviluppo fatto in teoria sulla potenza di calcolo dei computer e dei dati a disposizioni. Dati inesistenti a livello di comportamento di pesi, masse e sospensioni, visto che stiamo parlando di una vettura nuova, con un peso maggiore, una distribuzione pesi e masse con un baricentro più alto rispetto alle plus, ed un escursione ridotta degli ammortizzatori e una trasmissione con meno elettronica. Impossibile verificare i calcoli, ed il prodotto sul terreno visto che i test sono cominciati tardi e fino ad autunno inoltrato sono continuati in maniera claudicante per i problemi al kit ibrido. In vista del 2023 al costruttore verrà dedicata una sessione di test di qualche giorno con ognuno dei costruttori, il minimo sindacabile per sperare di risolvere almeno i problemi più importanti che emergono strada facendo. L’arrabbiatura di Ogier è più che comprensibile, visto che si tratta della seconda gara che l’otto volte campione del mondo compromette per foratura. Ma ancora prima di accettare il fatto che è così per tutti dovrebbe essere lui a contestare un sistema che fa acqua da tutte le parti e non certo per volontà del gommista. Pirelli dal canto suo forse dovrebbe smetterla di arrampicarsi sugli specchi e mettere sul piatto che non gli viene concessa la possibilità di sviluppare il prodotto, per le storture di un regolamento dove tutti cercano di risparmiare, ma con i soldi che devono andare nelle tasche degli altri. Tra le incongruenze c’è anche quella di una sanzione a Ostberg per un imprecazione contro le gomme, evidentemente il lupo di Gap si affida ai toni sarcastici perché non sanzionabili, anche se il principio e sempre il medesimo scaricare colpe e frustrazioni sul parafulmine di turno. Un ruolo che le gomme spesso si sono dovuto accollare in silenzio, ma una volta almeno non c’era il monogomma.

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