OGIER LAPPI E GLI ALTRI

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In una tappa che per i pochi chilometri da correre, ed una classifica scolpita nella roccia poco aveva da dire se non il vincitore della power stage e dei preziosi punti supplementari ad essa legati, tutto è filato via come da copione con le due Citroen C3 che chiudono la pratica e festeggiano sui gradini alti del podio. 

 Se dal punto di vista classifica può dire davvero poco una tappa di trentotto chilometri, troppo pochi solo per pensare di arrivare a consumare le gomme anche nel caso di scelte più azzardate. La gara si può dire che con i suoi distacchi marcati si è chiusa ieri sera, alla fine della seconda frazione, quindi oggi di gara vera nemmeno a parlarne, un lento trascinarsi verso la power stage dove chi si gioca il mondiale deve cercare di addizionare alla propria classifica pesantissimi punti bonus. Una giornata vissuta al rallentatore per i più con solo due coppie Mikkelsen, Suninen e dietro Sordo, Latvala che visto i distacchi più contenuti hanno tenuto un passo decente, se non altro per mantenere la pressione sul rispettivo avversario. Ma anche se il teatrino può essere sembrato noioso e senza mordente, con un andamento lento generale, in alcuni casi quasi esasperato, se si va a leggere tra la dichiarazione di intenzioni bellicose per la power stage (non parole ma fatti o meglio gomme), l’intero quadro assume un altro mordente. A cominciare da Tanak che vuole andare a punti in power stage pur ritrovandosi ad aprire la strada a tutte le WRC, una missione impossibile anche tirando il collo alla performance straordinarie della Yaris. Ma all’Estone non basta semplicemente provarci e così gioca d’azzardo, parte con quattro medium e non imbarca la scorta. Così nel primo passaggio sulla power stage prende le misure, in quelle seguenti si limita a transitare e con una prova finale imperiale si porta a casa bottino pieno. Giocano in difesa invece Meeke e Lappi che di gomme invece continuano ad imbarcarne due, limitandosi ad amministrare le rispettive posizioni in una perfetta tattica di squadra di Citroen e Toyota. In Hyundai partono tutti con cinque hard scelta logica, ma sicuramente poco rischiosa, lontana da alcuni jolly gomme giocati in questi giorni da Neuville, quasi il Belga fosse rassegnato a portare lasciare l’intero bonus a Tanak. Anche se la vittoria ha la priorità Ogier sa bene di non potere concedere punti agli avversari e così parte con tre hard e due medium, pronto anche lui a vendere cara la pelle, ed in un incredibile volata finale si porta a casa 3 punti. Medaglia di bronzo per la Hyundai di Mikkelsen che con un bel piglio prima risponde agli attacchi di Suninen, seppellendo le velleità del Finlandese con uno scratch nella penultima speciale.    

CLASSIFICA    

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