OGIER – INCOGNITA WEC

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La presenza dell’otto volte iridato al Rookie Test in Bahrain della squadra Toyota, in ottica Le Mans e WEC 2022 ha fatto schizzare alle stelle l’interesse mediatico su questa selezione, ma dopo le prime vaghe dichiarazioni di circostanza è sceso il silenzio più assoluto, un segnale dei tanti punti interrogativi sul futuro di Ogier nell’endurance.

Oramai è passato quasi un mese dal Rookie Test e tutto tace, ed anche la luce e l’entusiasmo di Ogier per la nuova sfida hanno toni molto più sfumati, come se le speranze di riuscire ad avere un sedile sulla Hypercar di casa Toyota, la GR010 Hybrid, siano ridotte al lumicino. Che le sue performance si siano dimostrate interessanti e degne di nota è sicuro, ma contro aveva il ventunenne connazionale Charles Milesi che quest’anno ha vinto il titolo WEC nella LMP2, la classe cadetta, ottenendo tre successi assoluti alla 24 ore di Le Mans, 6 ore del Bahrein e alla 8 ore del Bahrein. È quindi difficile immaginare che il lupo di Gap abbia potuto avere la meglio in questo confronto diretto, se non altro per l’esperienza del giovane francese con questo genere di gare e di vetture. Anche perché i test al simulatore non sono propriamente la stessa cosa. Dai pochi sussurri che trapelano da dietro le quinte dalla squadra che si occupa del WEC, potrebbe anche esserci uno spiraglio per avere un sedile in qualche gara meno importante del campionato, ma non certo a Le Mans, dove il lupo di Gap non ha mai corso. Nell’Endurance made in Europa a differenza di quello Americano un team per essere vincente non può permettersi un anello debole, oppure concedere il lusso a un pilota di fare esperienza su una vettura ufficiale, rischiando di compromettere il risultato finale in una gara come Le Mans che vale una stagione. A questo punto bisognerà capire se un eventuale prima di apprendistato Seb sarà disposto a farla in LMP2, dove Toyota però non ha una squadra. Un momento complicato dove Seb ha manifestato la volontà di staccare la spina, ma in realtà sembra pesare maggiormente la delusione per gli ostacoli che si sono presentati su una nuova sfida che lo stuzzicava molto. I primi a parlare del 2022 non come una stagione a spot, ma di una sorta di anno sabbatico, non escludendo un ritorno nel 2023 full time per tentare la nona corona sono stati gli amici e i parenti più vicini a lui, ancora prima che a Monza fosse iniziata la festa. Oggi qualche frase in questa in questa direzione è sfuggita anche a Seb, ma se vogliamo sperare di rivedere l’Ogier vincente di sempre la strada passa per Le Mans, soprattutto se accetterà qualche stagione di gavetta.

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