OGIER IN PORTOGALLO E’ SETTEBELLO

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Ogier in Portogallo cala il settebello, sette vittorie scratch e la seconda stagionale, una gara da incorniciare dove sul piatto ha messo tutto, la grinta e voglia di vincere di un ventenne, mixando alla perfezione velocità e gestione tattica e tecnica della sua vettura. Una ultima tappa dove Tanak in versione XXL batte cinque scratch consecutivi e va a prendersi la seconda piazza saltando Kalle.

Il settimo sigillo sulle strade del Portogallo è stato un autentico capolavoro del lupo di Gap dove alla saggezza e l’esperienza dei suoi quarantuno anni, nel calcolare e adeguare il suo passo alle differenti situazioni proposte dai differenti terreni, ha ribadito di avere la motivazione e gli stessi picchi velocistici di quando faceva incetta di titoli. Dopo la tappa di ieri oggi si è limitato a controllare gli avversari lasciando qualche secondo di più la dove correva il rischio di mandare alle corde una meccanica tirata al limite per due tappe lunghissime. Ma il plus dove ha messo il suo sigillo e stato ieri alla fine della Cabeceiras de Basto dove è rimasto incollato ad un Tanak scatenato, ma alla fine non ha avuto remore nel analizzare la situazione con delle speciali rotte, scavate e con pietre ovunque, ammettendo che con quel passo una rottura poteva arrivare in qualsiasi momento. Con 13”.9 di ritardo ed i ventidue chilometri di Amarante per chiudere la tappa, ha deciso di non gettarsi a capo fitto in un altro scontro all’arma bianca. Ha freddamente valutato che anche attaccando alla morte non sarebbe riuscito a chiudere significativamente il suo gap, ed ha preferito salvare la propria meccanica, al sesto intermedio dopo nove minuti e mezzo di gara pagava a Tanak già sei secondi tondi, tondi. Ma a quel punto una delle tante pietre tirate in strada dalle vetture precedenti viene colpita violentemente da una ruota della Hyundai, e la sollecitazione trasmessa ha fatto esplodere la cremagliera del servosterzo. Puntare il dito contro l’Estone sarebbe sbagliato, ma lo è altrettanto attribuire il cedimento solo all’affidabilità, anche perché la gara in quel momento aveva preso una piega che andava oltre i limiti fisici delle rispettive meccaniche. Se super Seb la domenica si limita a marcare gli avversari senza andare a caccia di punti extra, Tanak non si lascia intimorire dallo strattone che Rovanpera da sulla prima speciale portando il suo vantaggio a sfiorare i quattordici secondi. Tanak esattamente come ieri parte a testa bassa e fa segnare cinque scratch consecutivi pesantissimi e salta il Finlandese, andando a prendersi la seconda posizione assoluta, ed ovviamente il pienone dei punti del super Sunday, rifilando dei distacchi monstre a tutti. Quarto assoluto Neuville che si deve accontentare dei pochi punticini extra che Ott e Kalle gli lasciano. A chiudere la top five è un Katsuta che si limita a a portare la vettura al traguardo, mentre alle sue spalle Evans rimonta e va a saltare Pajari senza troppi complimenti, confermando l’impressione di una seconda tappa corsa risparmiando la vettura per la domenica.  

CLASSIFICA

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