OGIER A CACCIA GROSSA

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I cinque chilometri scarsi della Super Special Kasarani, nella periferia nord di Nairobi, li firma un Ogier determinatissimo che prende subito il timone della gara davanti a Neuville e Tanak, svarione per Rovanpera che rimedia anche una foratura e concede alla testa della gara 11”.

Il Portogallo sembra essere andato decisamente di traverso ad un Ogier, che a pochi giorni dalla ventiquattro ore di Le Mans, si è presentato in Africa con un solo obbiettivo portarsi a casa il primo successo stagionale, in un Safari che si annuncia ancora più difficile e complicato dell’anno passato. Il lupo di Gap dopo uno shake dove è andato a cercare di mettere a fuoco il proprio passo, oggi assieme all’intero plotoncino dei pretendenti al successo ha subito aggredito la speciale spettacolo Kasarani. Poco meno di cinque chilometri su un circuito artificiale, ricavato nella periferia della capitale, un fondo ben compattato ma soprattutto privo di trappole e pietre scassa macchine, è stato un invito a nozze per i pretendenti al successo a buttare giù il piede. Occasione che nel resto della gara si potrebbe ripetere raramente, ed in una gara che è partita subito in chiave tattica, esaltando la capacità di cambiare il proprio passo a battere il primato non poteva che essere Ogier. Alle sue spalle Neuville e Tanak anche loro partiti full gas, domani i due saranno rispettivamente secondo e terzo sulla strada e questo potrebbe dare una mano soprattutto all’Estone che potrebbe avere la strada un’po’ più pulita e veloce, ma senza troppi sassi tirati via dal fondo. Con le due Hyundai ci sono anche Evans, Loeb e Katsuta, ed il Giapponesino potrebbe essere l’outsider più pericoloso. Ad una manciata di secondi Breen e Greensmith, che hanno preferito iniziare con un passo più conservativo, i cui frutti potrebbero arrivare già alla fine della prima tappa. Rovanpera invece va lungo in staccata, butta giù il piede per recuperarla di traverso sul briciolino, ma con mezza vettura fuori pista rischia il cappottone e se la cava con una botta che stallona la posteriore destra. Il conto è di undici secondi, bello salato per una speciale così corta, ma se saprà fare tesoro di questo svarione, ed il campanello di allarme lo indurrà a non esagerare, soprattutto domani, questa potrebbe essere la sua chiave di volta per un grande risultato.   

CLASSIFICA

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