NELLA TANA DELLE RGT

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Il campionato francese si sposta nella Loira per il rallye Coeur de France, le strade si velocizzano e prendono le sembianze delle speciali del Nord, caratteristiche che esaltano le GT e con quattro Alpine A110 e una Porsche 911 GT3 nelle prime otto posizioni assolute, le trazioni posteriori di nuova generazione fanno la voce grossa.

Dal loro debutto le Alpine A110 Rally RGT in Francia hanno sempre regalato prestazioni di livello assoluto, ma nella gara di Vendòme le trazioni posteriori di nuova generazione, anche se non hanno fatto saltare il banco, con una entrata a gamba tesa nella top ten (cinque vetture nei primi otto posti) hanno dato un segnale molto forte. “Per chi vuole solo divertirsi c’è alternativa alle R5”. Le condizioni al Coeur de France per fare bene c’erano tutte a cominciare dalle caratteristiche delle speciali della Loira che si sposano alla perfezione con le nuove trazioni posteriori. Quando parliamo di divertimento non ci siamo assolutamente dimenticati dell’elemento prestazione, che è una parte importante del piacere di disputare una gara, anche per gentleman, ed amatori. Lasciando da parte il podio dove sul gradino basso troviamo l’Alpine A110 di Cedric Robert, quarantotto anni ma con trascorsi di ex pilota ufficiale Peugeot, gli altri quattro sono amatori e gentleman di razza, con trascorsi importanti sulle tutto avanti e anche sulle R5. Ed è proprio sovrapponendo le loro performance attuali con i trascorsi prima delle RGT risulta un miglioramento, indipendentemente si passi da una compatta tutto avanti oppure si faccia un passo indietro da una R5 integrale. Una testimonianza di quanto queste vetture siano performanti ma anche facili al volante e permettano di ottenere buoni risultati probabilmente con maggiore facilità rispetto a Rally2 e R5. Vetture dal grandissimo potenziale (regine di tutte le serie nazionali), relativamente facili da portare sino all’80/85%, ma con un ultimo 15% per pochi dove solo i top driver fanno la differenza. Ad aiutare il risultato (nel senso del piazzamento assoluto) hanno contribuito gli svarioni di Camilli e Wagner usciti di strada, ed i problemi meccanici di Cuoq, ma il fatto che tre prove dal termine dopo un ora e un quarto di gara Giordano e Bonato che si giocavano il successo avessero un minuto e qualche manciata di secondi su Robert e Cosson la dice lunga sulla performance delle GT. Poi nell’ultima boucle è arrivata la pioggia ed allora le integrali hanno preso il volo, soprattutto Bonato che con un uno due impressionante ha mandato al tappeto la Polo di Giordano che ha dovuto cedere una leadership che sino a quel momento aveva difeso con il coltello tra i denti.

CLASSIFICA

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