IL MASTER DEL PREALPI

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Quinto successo in carriera, e terzo consecutivo, per il trevigiano (Ford Fiesta WRC – foto Ivan Zortea) al Prealpi Master Show; successo in volata sul lombardo Scattolon (Skoda Fabia R5) e sull’altro veneto Piccolotto (idem), primo nella classifica Raceday. Bentivogli si conferma primo di Produzione, Vagnini svetta di nuovo tra le due ruote motrici, a Romagna invece la vittoria tra le storiche davanti a Latvala.

Il gradino centrale del podio del Prealpi Master Show, ormai, non mostra più il numero uno. Al suo posto c’è un nome: Trentin. Già, perché il pilota di Montebelluna è ormai un abbonato al successo nella gara di casa: con quello conquistato oggi, Trentin – al solito assecondato da Alice De Marco su una Ford Fiesta WRC – è al quinto hurrà sugli sterrati di Segnaglia della Battaglia ed al terzo consecutivo. Inossidabile profeta di patria e, dunque, autentico master del Prealpi, Trentin si deve comunque sudare la vittoria, che arriva con un solo scratch all’attivo ed un margine di appena 2”3 sui coriacei lombardi Scattolon-Zanini, apparsi davvero in gran forma sulle insidiose strade venete sulla Skoda Fabia R5. Peraltro, a dare una mano a Trentin ci pensano anche Bresolin (primo leader della gara, grazie al primato conquistato nella prova in notturna corsa il sabato sera) e Marchioro, vittime di toccate ‘fatali’ nel corso della terza frazione di gara quando erano rispettivamente secondo (a 2”9) e quarto (a 7”0).

Trentin, invecve, interpreta i sempre difficli sterrati di casa al meglio, portando a termine al meglio una gara iniziata in salita (con un dritto e successivo spegnimento del motore), il sabato sera ma poi proseguita senza sbavature e condotta con l’abituale acume tattico. Ne scaturisce dunque una vittoria di buona fattura, ma a gioire sono anche gli altri due equipaggi che accompagnano i vincitori sul podio del Prealpi Master Show. Scattolon-Zanini, come detto, non vincono ma convincono, disputando una delle migliori gare in questo loro 2017 ormai all’epilogo. La prestazione del pavese – corredata dal successo nelle due prove finali e dalla soddisfazione del miglior tempo assoluto di giornata, staccato nell’assalto finale – merita un plauso e  la dice lunga sulla crescita mostrata dal lombardo sulla vettura ceca nel corso dell’anno. Bene pure Piccolotto e Cenere, il cui bronzo (a 38”4) si traduce in un prezioso oro nella classifica del Raceday Terra.

A sei secondi e mezzo dal podio si ferma la corsa di Bettega-Scattolin (Ford Fiesta R5), mentre Cobbe-Turco (Ford Focus WRC) sono quinti, a due secondi dal talentuoso trentino, nonché secondi nella graduatoria della bella serie di Alberto  Pirelli. Ad appena due decimi, ecco i gagliardi locali Stefan-Zortea (Fabia R5), i quali si concedono il lusso di precedere con lo stesso, risicato vantaggio i sempre incisivi Oriella-Tomasini (Fiesta R5).  Il re della Produzione è, ancora una volta, Bruno Bentivogli con la sua Subaru Impreza  condivisa con Alessandro Cecchi, mentre Vagnini-Zanchetta (Renault Clio R3C) incassano un ennesimo successo nella sfida riservata alle due ruote motrici.

Il folto pubblico accorso sulle strade trevigiane ha avuto di che divertirsi anche grazie alla gara riservata alle storiche: a spuntarla, anche in questo caso, è un veneto e specialista terraiolo, ovvero l’ex campione del Raceday Simone Romagna (con Dino Lamonato su Lancia Delta Integrale), il quale approfitta di una digressione fuori strada dell’attesissimoLatvala (Toyota Celica) a metà gara per agguantare un primato che non si lascerà più sfuggire. Al funamolico flying finn va così il secondo posto a 25” da Romagna, mentre il gradino basso del podio parla piemontese con ‘Zippo’-Ceschino, i quali chiudono ad oltre 2’ su un’Audi Quattro (di proprietà, tra l’altro, dello stesso Latvala). La terza speciale è infausta per i finnici, visto che in questo passaggio si registra anche il ritiro dell’altro big scandinavo, Hirvonen (Ford Fiesta MK II).

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