M-SPORT AFFONDA

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La presenza di Martins Sesks, almeno prima del via aveva acceso un barlume di speranza in casa M-Sport, di vittorie e podi nemmeno a parlarne ma almeno non vivere la solita gara anonima nelle retrovie. Lo scratch nello shake sembrava essere un buon viatico, ma il Lettone è inciampato subito ed il resto è stata la solita disfatta.

Il campionato del mondo rally punta dritto verso il giro di boa, ed anche se mancano ancora un paio di gare le loro similitudini con la gara Lusitana non fanno presagire nulla di buono per Wilson e compagni. Dopo i loro interventi a gamba tesa per ridurre il numero delle giornate di test, viene da chiedersi perché in gare come il Portogallo si siano presentati per i test come la concorrenza, come le altre squadre, e non abbiano optato per salvare budget come altre gare in passato. La macchina non sarà il massimo, ed in più di un’occasione qualche segnale di vita lo ha dato, ma pensare di svilupparla con tre apprendisti, più che un’equazione è utopia alla stato puro. Tutte le speranze riposte in Sesks sono sfumate nella prima speciale del venerdì rimedia una toccata su un masso lo obbliga a fermarsi per cambiare il pneumatico afflosciato. Da quel momento non ha più dato un qualsiasi segnale di vita, ed a metà giornata ha rimediato altri tre minuti di penalità sprofondando ad anni luce dalla top dieci. Ma a lasciare basiti è una netta difficoltà a tenere almeno la velocità dei compagni di squadra, come se gli mancasse completamente il feeling con la Puma. Munster e McErlean hanno battagliato tra loro per la prima metà della gara, l’irlandese dopo l’eclisse totale sugli asfalti delle Canarie, sulla terra lusitana ha dato l’impressione di essere un pizzico più veloce del compagno. Per entrambi la classifica li ha impietosamente visti sempre al fondo del gruppetto delle rally1, a minutate dalla testa della gara, ma staccatissimi anche da un Evans che partendo per primo tutto il venerdì avrebbero dovuto essere dietro, o quanto meno a tiro. Puntare il dito sui piloti tutti paganti è troppo facile, i due ufficiali non hanno certamente la stoffa dei campioni, ed il Lettone part-time deve crescere, ma le sue prestazioni tra gli alti dell’anno passato e i bassi di questo lasciano perplessi. Di sicuro fa specie che a fine giornata sotto le tende M-Sport i set-up siano stati stravolti, dando l’impressione di brancolare nel buio, ancora più dei piloti. Nelle stagioni passate almeno qualche segnale di vita di tanto in tanto arrivava, ma per correre in questa maniera è utile solamente agli elenchi iscritti delle rally1.      

CLASSIFICA

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