LEPRE VALTIBERINA

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Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia – R5, in azione nella foto Race & Motion) dominano il quarto atto del Raceday sin dalle prime battute. Interessanti i riscontri della Citroen C3, portata al debutto sugli sterrati italiani da Costenaro-Bardini. Fanari-Stefanelli (Fabia), terzi, svettano nella classifica della serie terraiola, il successo di famiglia Marchioro completato dal buonissimo esordio di Christian sulla Fabia, quarto davanti a Longhi. Smiderle, settimo e quarto del torneo, mantiene un buon margine di vantaggio ad una gara dalla fine del Raceday. La Ferla-Piazzini brillano nel trofeo Peugeot, Romagna-Lamonato primi nella gara storica, tappa d’apertura del nuovo trofeo Terra Rally Storici.

 Una lepre in fuga. Imprendibile, sin da subito, per tutti. Nicolò Marchioro, della sua Skoda Fabia, agli avversari ha mostrato solo la targa. E pure da debita distanza. Davvero inavvicinabile, al Città di Arezzo, Crete Senesi e Valtiberina, la vettura ceca pilotata dal velocissimo padovano (affiancato al solito da Marco Marchetti): prova di forza senza appello, con fuga decisiva firmata già dopo le prime due prove speciali. Al riordino notturno di sabato sera, infatti, Marchioro-Marchetti vantano già mezzo minuto sugli inseguitori. La domenica, i due proseguano la loro marcia, arrivando al traguardo con cinque sigilli su nove prove. Secondo gradino del podio tutt’altro che deludente per Costenaro-Bardini, bravi a finire… primi degli altri con una Citroen C3 apparsa ancora un po’ acerba e bisognosa di uno sviluppo mirato per le strade (e gli sterrati) tricolori; dietro, ecco Fanari-Stefanelli (Fabia), i quali perdono il treno per l’argento a causa di un’errata scelta di pneumatici nelle frazioni del sabato, ma tostissimi la domenica, quando fanno loro tre parziali; a questi ultimi va il successo nella classifica del Raceday, che li tiene ancora in teorica lotta per il titolo, seppure i dieci punti di distacco dal leader rappresenti un gap difficilmente colmabile.

Quarto posto assoluto di buona fattura e prezioso secondo posto in chiave Raceday per l’altro Marchioro: Christian, con Silvia Dall’Olmo, esordisce alla grande su una Fabia, cogliendo un risultato che conferma l’ottima stagione nella serie terraiola; a loro, anche la soddisfazione di uno scratch e pure quella di tenersi alle spalle un totem dei rally italiani qual è Piero Longhi, finito quinto assoluto con Santini su un’ennesima Fabia. Per Marchioro, il piazzamento aretino vale anche il secondo posto a 5 lunghezze da Smiderle, solo settimo (e quarto di campionato) alla fine di un week-end iniziato male (con diversi errori che lo attardano sin dalla prova d’apertura) e proseguito sulla stessa falsariga, con contrattempi vari sulla Fiesta WRC. Davanti al battistrada anche Versace-Caldart (Fabia): il mantovano è terzo a tre punti da Marchioro ed otto da Smiderle.

A Rigo-Angeli (Mitsubishi Evo IX – N4) il successo di gruppo N, Uliana-Marangotto (Ford Fiesta – R2B) quello tra le due ruote motrici. Sugli scudi pure La Ferla-Piazzini, spettacolari vincitori della monomarca Peugeot Competition Raceday con la loro piccola Peugeot 106 (N2) e addirittura quattordicesimi assoluti. Il rally storico, valido come prova iniziale del nuovo Trofeo Terra Rally Storici, premia la Delta Integrale (4° Raggruppamento) di Romagna-Lamonato, che ha recitato un ruolo analogo a quello della Fabia vincitrice del moderno.

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