Un ritorno al service dei primi concorrenti al calar del sole ha regalato al rally di Sardegna una serata particolare con un mix di motori e musica, culminato con il concerto dei The Kolors, iniziato alle dieci e qualche minuto quando i top team stavano concludendo il loro flexi service, un connubio che ha raccolto tanti curiosi interessati anche all’ambiente rally.
Il cartellone del Rally Italia Sardegna manda in scena un venerdì sera di grandissimo richiamo, ed è riuscito a dare vita al service trasformandolo in un palcoscenico a 360° aperto sino a notte inoltrata a migliaia di persone. Una marea attirata sicuramente dai The Kolors, ma tutti abbastanza attenti e curiosi di come i top team stavano concludendo il loro turno di Flexi Sevice, un mondo che sempre più spesso negli ultimi anni ha chiuso le porte in faccia agli appassionati, figuriamoci i curiosi respinti a destra e sinistra. Così facendo il service è riuscito ad avvicinare un pubblico giovane e meno giovane ma fondamentalmente curioso, ed interessato anche alle luci e i colori del service, per alcuni una reale novità. In molti tra gli addetti ai lavori e gli spettatori non hanno rinunciato a questo bel sipario, nonostante una lunga giornata per i lavoratori del rally, ed anche per tutti i fans presenti sulle speciali tartassati dal sole cocente, sudore e polvere. Un’iniziativa di grande successo che merita future repliche, ed apre una strada nuova per avvicinare i rally al grande pubblico, nulla di rivoluzionario ma un semplice concept capace di fondere sport e spettacolo, sicuramente più interessante al format dei rally in circuito. Quelli che tanti addetti ai lavori hanno profetizzato nel dopo Monza, ma che in realtà è affondata davanti alla necessità di uscire con almeno due, ma meglio se con tutte e tre le tappe dal circuito, che si trasforma in un semplice contenitore per il service, con la possibilità di ricavare una oppure due speciali spettacolo facilmente fruibili dagli ospiti di team e fornitori. Rivitalizzare il service park trasformandolo in uno dei punti chiave per il pubblico al pari delle speciali significa tornare a guadagnarsi la centralità nei centri abitati più importanti e movimentando tanto pubblico entrare in maggiore sintonia con una territorialità sempre più affamata di grandi eventi. Questa volta la proposta made in Italy merita l’attenzione da parte delle altre gare del WRC, perché dare dei grandi cartelloni agli eventi iridati è una cosa che manca come il pane.