LA BATTAGLIA DI LYDDEN HILL

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Il World RX quest’anno ha lasciato fuori della porta un dei monumenti del rallycross il circuito di Lydden Hill che ha dovuto dare spazio a Silverstone, un affair che a molti non è andato giù sopratutto alla gestione del circuito che ha stretto contatti con il Global e con un colpo a sorpresa è entrata nel calendario della serie a stelle e strisce come prova conclusiva.

Da quando il promoter IMG ha preso in mano la gestione dell’allora Europeo trasformandolo prima in RX e subito dopo nel World RX di strada sotto i ponti ne è passata tanta. Ed il lavoro fatto sotto il profilo comunicazione ha moltiplicato esponenzialmente la visibilità di questo campionato, all’inizio a storcere il naso erano stati parecchi ma i risultati hanno presto fatto rientrare i malumori. L’unica operazione che aveva lasciato perplessi era stato l’inserimento del Hockenheim a calendario chiuso, ma era evidente che il famoso circuito Tedesco era disposto a pagare oltre il dovuto pur di avere una serie support da affiancare alla prima del DTM. Allora però il circuito tappa del WRX in Germania ovvero l’Estering rimase dentro. Una storia oggi si è ripetuta oltremanica, con Silverstone che per dare una manifestazione di grande prestigio al festival Speedmachine si è portato a casa la quarta tappa del WRX. Ma a differenza del passato sull’altare del dio denaro, questa volta c’è stato anche il sacrificio, quello del circuito di Lydden Hill, un impianto più modesto perché votato solamente al rallycross, ma il cui nome è una delle pietre miliari della storia di questa disciplina. Profanare il tempio del rallycross è stata una cosa che non è andata giù a molti appassionati, per non parlare della gestione della struttura che si è sentita tradita dalla propria federazione e da quella internazionale. Alla faccia di chi sostiene che i poteri delle autorità politico sportive restano intatti, ed i promoter non possono spingersi oltre certi limiti. La risposta arrivata dalle colline del sud dell’Inghilterra ha fatto più male di una pugnalata, infatti dopo un intensa serie di contatti via red bull con il Global Rallycross, la serie Americana ha deciso di sbarcare nuovamente in Europa. Investendo il circuito di Lydden Hill dell’onore di chiudere il GRC a fine ottobre. In passato il Global aveva fatto un suo ingesso in Europa in coda agli X-Games, ma era andata abbastanza maluccio e comunque nessun impianto degno di questo non gli aveva aperto le porte. Ora invece lo ha fatto il tempio del rallycross, aprendo non una porta ma un intero portone alla serie Americana.

 

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