KARLSTAD LASCIA ENTRA OSTERSUND

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Il rally Sweden dopo qualche decennio passato a driblare le richieste della FIA, sembra oramai sul punto di cedere alla richiesta di Todt di traslocare in una regione in grado di garantire ghiaccio e neve, ed oggi è uscito il nome di Ostersund il capoluogo della regione del Jamtland, cinquecento chilometri a nord di Karlstad.

La resistenza della macchina organizzativa Svedese sta per alzare bandiera bianca e la classica on ice del Varmland è sul punto di passare la mano, nonostante in molti farebbero carte false per non lasciare Karlstad. Da quando il discorso calendario è diventato un affair di gestione economica con il promoter, gli Svedesi si sono spesso rifugiati dietro a dei contratti triennali che a molti fanno storcere il naso, ma che rappresentano una sorta di zona franca degli intoccabili. Uno scudo su cui gli Svedesi contavano ancora nonostante una gara che ha vacillato sino all’ultimo, andata in scena con un percorso dimezzato, indegno di una gara mondiale. Ma l’arrivo di Todt al parco di Torsby oltre ad una lavata di testa che deve essere stata senza precedenti, ha fatto capire che o si recepiva il messaggio o si usciva dal circus. Ponendo fine all’era delle immunità da contratto, che si trascinano dai primi anni del nuovo millennio, ed il fatto che a dovere lasciare ancora prima di loro sia stato chi dispensava l’immunità è stato un segnale difficile da ignorare. Così dopo un mese e più di tentennamenti si è cominciato a parlare apertamente di Ostrsund, nome che a qualcuno era sfuggito subito dopo l’arrivo, non mancando di puntualizzare sui problemi logistici che comporta il trasferimento a nord. Per l’esattezza un bel 400 chilometri più a nord del service di Torsby, ma in  realtà parlare di problemi logistici ha un che di fantasioso visto che gli abitanti di Ostersund sono circa 60.000 e la sua capacità alberghiera è pari a quella di Karlstad. Con la differenza che il capoluogo del Varmland aveva ceduto la sua centralità rispetto alla gara prima ad Hagfors e poi a Torsby un villaggio di 4000 anime a 120 chilometri, che obbligava l’intera carovana a inventarsi delle sistemazioni in un raggio di 150 chilometri, da Karlstad alla Norvegia. Senza parlare dell’aeroporto che a Karlstad propone un paio di voli giornalieri su Stoccolma, mentre a Ostersund ci sono il triplo dei voli (qualcuno anche extra Svezia). Nonostante ci si avvicini al nord del paese le temperature, non sono quelle di Kiruna (nella Lapponia Svedese), ma ci sono quei pochi gradi di meno che ad oggi hanno sempre garantito fondi ghiacciati. Spostandosi verso il confine ad ovest con la Norvegia, ad un centinaio di chilometri c’è la stazione sciistica di Are (una delle tappe classiche della coppa del mondo di sci), dove temperatura e neve sino ad oggi non sono mai mancate, e la recettività tra alberghi e ristoranti non è certo quella di Torsby.

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