Dopo un venerdì ricco di colpi di scena, la sfida per il titolo costruttori congela i vertici della generale con Tanak ed Evans che si marcano a distanza, lontani da qualsiasi modalità full-attack, troppo preziosi i loro punti per le rispettive squadre. Accesa invece la lotta per la terza piazza tra Ogier, Fourmaux e Katsuta, in rimonta Neuville ritrova la zona punti.
In molti continuano a guardare la falsa lotta per il titolo piloti, un derby interamente targato Hyundai Alzenau, dove Tanak sa benissimo che per saltare il compagno deve contare quasi esclusivamente sulle disgrazie altrui. Il problema al turbo di ieri ha messo in ginocchio il Belga, e lo ha fatto scivolare in quindicesima posizione a sette minuti abbondanti dalla testa della gara. Una brutta botta ma con in ballo gli extra punti della domenica nulla di realmente compromesso, mentre per le speranze di Hyundai nella corsa al costruttori è stata un legnata da paura. A tenere banco in questa seconda giornata è stata una condotta decisamente più tattica, con Tanak ed Evans impegnati a marcarsi a vicenda, un duello a velocità sostenuta, ma con due attori attentissimi a non uscire dalle righe, visto il prezioso bottino di punti per il titolo costruttori. Il secondo atto della commedia l’ha giocato il terzo incomodo Fourmaux, in lotta sino alla fine per il terzo gradino del podio, piegato da un Ogier in rimonta, mentre Katsuta non è riuscito a tenere il colpo con la Puma del francese, un braccio di ferro serratissimo ma a fine giornata si è visto costretto ad accontentarsi della quinta posizione. La tenacia per restare aggrappato al podio, nonostante la sua Puma concedesse qualcosa alle Yaris, tatticamente ha pesato non poco, perché con tre Yaris una in fila all’altra, Evans avrebbe potuto lanciarsi senza remore a caccia di Tanak. Sistemati nel service di ieri sera i problemi al turbo che hanno azzoppato la Hyundai di Neuville, il belga oggi è ritornato subito a battere i tempi dei primi della classe (realizzando anche due scratch), saltando a piè pari lo stuolo di rally2 che lo precedevano nella generale. Una rimonta calcolata, ma mai scontata perché ritrovare il giusto passo dopo il venerdì nero non era facile, e con il colpo di reni nel finale Thierry è riuscito a bruciare anche la Citroen C3 di Gryazin, leader del WRC2. Un sorpasso che gli vale la settima piazza assoluta e gli permette di mettere in carniere quattro punti iridati, importanti per avvicinarsi a chiudere la pratica per il titolo piloti. Ma pesantissimi nella corsa della squadra al titolo costruttori, perché quei quattro punticini permettono a Hyundai di salvare nove pesantissimi punti di vantaggio nella battaglia campale del super Sunday dove Hyundai e Toyota si giocheranno il tutto per tutto.