IL VALTIBERINA NEL CIRT?

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Il campionato italiano rally terra ha cominciato a pagare l’incertezza di questi giorni in cui si sta programmando la ripartenza e dopo le defezioni della settimana passata si è ritrovata con calendario dimezzato che ha spalancato le porte all’ingresso di una new entry per evitare una serie troppo ridotta.    

Se da una parte quasi tutte le gare titolate hanno deciso di rispondere presente all’appello e nel massimo campionato il solo a passare al 2021 è stato il Mille Miglia. Nel campionato tricolore terra, l’instabilità del momento: protocolli e budget ha complicato la vita a molti organizzatori che hanno sempre contato su basi meno solide, mossi soprattutto dalla passione per le speciali sterrate. La prima delle sei gare a passare la mano è stato il Sardegna, una decisione obbligata da parte della federazione per andare a tagliare i costi importanti di una gara WRC. La passata settimana di fronte alle richieste della federazione che prevedeva nel caso di inserimento nel calendario 2020 e la mancata disputa della gara, la perdita della validità ha convinto Vermentino e Liburna a passare direttamente al 2021. Una doppia defezione che ha spiazzato tutti lasciando a calendario solamente tre gare, Adriatico e San Marino entrambe in cerca di data mentre l’unico ad aver confermato la sua è il Tuscan, prova valida anche per il CIR. Per entrambe la data dovrà essere mediata mantenendo le distanze tra le gare su terra senza andare in concomitanza con le altre prove tricolori. L’Adriatico si andrà ad accorpare con il rally delle Marche (ex Balcone delle Marche), una delle prove classiche del Raceday, due gare che gravitano sul comune di Cingoli. Tre gare sono però troppo poche per dare il senso ad una stagione dimezzata, ed è proprio la necessità di trovare una quarta prova che ha aperto le porte al Valtiberina, la classica Aretina che nelle sue ultime edizioni ha abbandonato il cliché Ronde (classico) per dare maggiore respiro al suo percorso. In programma a fine marzo il lockdown l’ha obbligata nel limbo delle prove in attesa di data, il primo obbiettivo degli organizzatori era agosto, ma a questo punto dovranno fare i conti con il calendario di un CIRT interamente da ridisegnare.

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