IL SARDEGNA PUNTA A OTTOBRE

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In questi giorni di intenso lavoro per cercare di imbastire un WRC 2020 credibile, se Turchia, Germania e Galles continuano a lavorare sulle date assegnate, dal Portogallo tutto tace mentre il Sardegna lavora sul mese di ottobre, più che mai deciso a non gettare la spugna.

Il difficilissimo lavoro per cercare di ricucire i campionati automobilistici internazionali più importanti si sta rivelando operazione molto complessa, ma necessaria per evitare danni maggiori quando si tireranno le fila del 2021. Nel caso del WRC oggi in campo troviamo tre attori protagonisti la commissione della FIA, il promotore e gli organizzatori, in particolare quelli delle gare del vecchio continente. Se ad oggi la Finlandia sta lavorando full time per essere al via a fine agosto, al Deutschland e in Galles i programmi procedono sulle tempistiche dettate dalle date dei loro calendari. Qualche rallentamento fisiologico su ricognizioni e burocrazia ma nulla che non possa essere recuperato alla fine del lockdown. Al momento i punti interrogativi maggiori restano legati ai due rinvii Europei ovvero Portogallo e Sardegna, gli unici a potere sperare concretamente nell’assegnazione di una nuova data. Entrambe le gare ad inizio aprile avevano fatto intendere di puntare ad un reinserimento autunnale nel mese di ottobre. Nelle ultime settimane la gara Lusitana però è sparita dai radar, allentando la pressione sull’assegnazione della nuova data. La situazione incerta è un invito a restare (per il momento) alla finestra, ma il silenzio di questi giorni da maggiore corpo ai rumors che nei giorni del rinvio ventilavano dei dubbi sulla volontà di provarci a tutti i costi. Discorso differente per l’appuntamento Sardo, che ufficialmente ha sempre parlato di un recupero autunnale, ma in realtà l’obbiettivo è stato sempre molto chiaro, puntare ad un nuovo inserimento nel calendario ad inizio ottobre. Ed è in questo senso che si è instaurando un importante dialogo tra le parti per riuscire ad imbastire tutto quello che gravita dietro alle quinte oltre alla mera assegnazione di una data. Un buon segnale per gli appassionati di casa Italia, che conferma la volontà di ACI Sport e della regione Sardegna di non gettare la spugna nonostante le grandi difficoltà del momento.   

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