IL SARDEGNA LAVORA PER IL PUBBLICO

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Per la Sardegna la presenza del pubblico sulle speciali non è sicuramente un problema di sopravvivenza visto che non si tratta di pubblico pagante, se non per un insignificante numero di golden pass (parlando sotto il profilo budgettario), ma l’organizzazione va avanti su una gara a porte aperte, in attesa degli aggiornamenti dei decreti ministeriali sulle restrizioni covid.

La crociata per il pubblico sulle speciali è stato uno dei grandi ritornelli di questa ripartenza estiva, nel nord Europa più che da parte dei fan a fare rumore sono state le macchine organizzative che appena è venuto meno il sostegno dei biglietti senza vergogna alcuna hanno subito gettato la spugna. Mentre da noi si è comunque partiti sul principio delle porte chiuse, con delle autorità che a partire dall’alto sino al basso hanno applicato le norme affidandosi al buon senso, ed alla disciplina di chi era a bordo strada, si trattasse di residenti oppure fan accorsi chiaramente per assistere alla gara.  Certamente da parte dei fan ancora oggi l’incertezza è tanta, ma gli appelli di molti a fare chiarezza si potrebbe dire che fortunatamente sono caduti nel vuoto, perché quando si procede a colpi di si oppure no, tutto diventa maledettamente più complicato. Qualche anno addietro queste regole stringenti sarebbero state accolte favorevolmente da molte organizzazioni che hanno sempre considerato il pubblico un problema, crociata spostata dalla FIA e a cascata dai mondiali made in Italy. Fortunatamente l’orientamento del Sardegna in questi anni è ritornato a spingere per avere il pubblico dei grandi eventi, ed il fatto che oggi ad un mese e mezzo dalla gara l’organizzazione sia partita per continuare ad allestire una gara aperta al pubblico è un gran bel segnale. Oggi fare delle previsioni sull’andamento della pandemia, oppure su quali saranno le norme che regolano gli eventi sportivi, in uno stato di mutazione continua, è praticamente impossibile. Ed è proprio per questo che è debito proseguire ad organizzarsi per avere il pubblico, come aveva fatto il Rally di Roma, che con la morte nel cuore all’ultimo minuto ha dovuto blindare la sua gara, nonostante sforzi non indifferenti e innovativi, vedi l’app per il monitoraggio degli spettatori. La speranza è che continui il cammino verso una graduale e vigile normalità, di sicuro fa sorridere chi veleggia sull’onda emozionale e da per certo un nuovo lockdown invernale, oppure dopo i clamori dei contagi in qualche discoteca di grido della Costa Smeralda, o altri villaggi vacanza Sardi ritiene la Sardegna territorio a rischio. I numeri dei contagiati sono tornati a salire in tutta Europa, ed è giusto continuare a prestare attenzione, ma per il momento non ci sono reali segni di un ritorno di fiamma di quell’emergenza sanitaria che ha mandato in crisi i sistemi ospedalieri di tutta Europa.

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