IL ROUERGUE E’ DI CAMILLI

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Il Campionato Francese si è trasferito sulle bollenti strade del Rouergue per il suo terzo round, con Bonato fuori dopo appena due speciali, Eric Camilli riesce così ad andare a vincere ma mette in mostra tutti i suoi limiti costretto ad accodarsi a Quentin Giordano almeno sino a quando una foratura gli strappa la leadership provvisoria.

Il suo ingresso last-minute sul sedile di J.B. Franceschi sulla Citroen C3 R5 by PH Sport nel campionato francese, ha sollevato più di un punto interrogativo, ma dopo una seconda e una quarta piazza il Rouergue ha messo in luce tutti i limiti del pilota di Nizza. Nonostante la sua esperienza internazionale pagare qualcosina sulle strade del Francese (che poco conosce) a Bonato, ci può anche stare. Ma sulle speciali di Rodez con il driver della Savoia quasi subito al tappeto, la prima tappa ha messo a nudo i limiti di Eric Camilli, che è andato addirittura in affanno a seguire la Volkswagen Polo R5 di Quentin Giordano. Così dopo una rima tappa con il fiatone, nella seconda non è mai sembrato in grado di dare una svolta alla gara. A servirgli il successo su un vassoio di argento è Giordano che sulla speciale lunga rimedia subito una foratura e la sostituzione della gomma gli costa due minutate che lo fanno scivolare fuori del podio. Quentin è uno dei più assidui frequentatori della serie transalpina, abbastanza veloce per andare 11 volte a podio, ma non essere mai riuscito a vincere una sola gara la dice lunga sulla sua performance. Comunque, nel finale con un colpo di reni proprio sulla Moyrazès che lo aveva tradito al primo passaggio Quentin riesce a riprendersi la piazza d’onore saltando in un colpo solo Wagner e Gal. Giordano e Camilli si confrontarono in Alsazia (ed anche al Deutschland) nel WRC Junior 2014, dove tra gli avversari c’erano anche Lefebvre e un Rossel allora diciannovenne. Ed oggi fa specie vederli nuovamente faccia a faccia sulle strade della serie nazionale, con un Eric Camilli sempre più alle corde. Nonostante tutta la sua esperienza internazionale, soprattutto nel WRC, a differenza di Rossel e Lefebvre sulle strade del Francese non riesce a tenere quel passo che la sua esperienza dovrebbe permettergli ad occhi chiusi. Chi aveva visto in lui le doti di una guida ufficiale del mondiale era abbastanza lampante si sbagliasse, ma in questa prima parte di campionato francese sta faticando a trovare un passo della sua fama. Un successo sbiadito ma che potrebbe aiutarlo a chiudere un budget per essere al via di tutta la stagione francese, incertezza economica che ha indotto Franceschi a scegliere l’ERC al volante della Clio Rally4 di Toksport.   

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