IL RITORNO DELLO JEDI

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La gara Lusitana nelle prime due frazioni ha regalato momenti intensissimi con l’equilibrio del venerdì ed un sabato targato Ford con Ogier a dirigere l’orchestra. Un concentrato di emozioni che ha lasciato spazio per una tappa finale passerella con lo show di Fafe.

I distacchi non sono certo importanti, una quindicina di secondi abbondanti sono abbastanza per salvarsi si e no da un testa coda, ma non certo per sua maestà Ogier ed il primo degli inseguitori Thierry Neuville. Il Belga parte forte ma con la convinzione che non c’è più nulla da andare a cercare, se non i cinque punti della power stage, le Fiesta su questi sterrati hanno dimostrato di avere chiuso il gap con le Hyundai e forse anche qualcosa in più. Così anche il successo nella power stage diventa un affair M-Sport con Tanak, che si mette tutti dietro. Una gara difficile da decifrare e sopratutto da inquadrare a livello set-up, con tanti troppi cambi di aderenza che forse ad Alzenau non sono riusciti ad interpretare così bene come in M-Sport. Così con Neuville al trotto e Ogier che lo marca a uomo si va forte ma senza prendersi troppi rischi. Gli unici li prende Tanak nel primo passaggio a Fafe ma si tratta giusto di tastare il terreno se è possibile rimontare su Sordo: Lo Spagnolo dalla sua ha una mezza minutata e sa bene come amministrarla senza prendersi alcun rischio. Così anche l’eventuale assalto al gradino del podio viene archiviato in prima mattinata senza colpo ferire. La top five la chiude Breen con una gara esemplare, l’unico a portare una Citroen C3 senza continui up & down, una buona seconda guida sopratutto se si tiene conto che in esperienza specifica delle singole gare lui paga un dazio altissimo.     

CLASSIFICA  

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