Ieri è partita la più grande kermesse di fine stagione on the road, la ventitreesima edizione del Rally Legend che oltre al pienone di iscritti con grandissimi nomi tra passato (Blomqvist) e presente (Rovanpera), si è presentata subito con un pubblico da tutto esaurito, il principale protagonista della manifestazione.
Il Rally Legend, la grande kermesse d’autunno Sanmarinese, è iniziata con un giovedì bello pieno con le vetture in azione prima sullo shake down, ed al calare del buio con la Sprint Legend Race, uno show allo stato puro. Un passaggio in notturna con le due classiche rotonde a dare spettacolo sui due chilometri e settecento metri del percorso. Uno dei momenti più criticato dai pochi ma rumorosi puristi che non riescono ad entrare nel mood di una gara spettacolo, capace di proiettare il pubblico in un clima di altri tempi trasformandolo in un vero protagonista. Qualcosa che va oltre le foto, oppure i video di anfiteatri gremiti all’inverosimile, ma crea una sorta di interazione tra equipaggi e spettatori. Con i primi che si nutrono del calore del pubblico e fanno a gara per regalare un metro in più di traverso, lasciando da parte la ricerca esasperata della prestazione. Un esercizio che sulle vecchie glorie, ma anche sulle ben più potenti WRC, è anche indice di velocità perché quando si superano i limiti fisici di gomme e assetti bisogna essere in grado di portare la vettura sulla linea di galleggiamento. Tradotto: traversi e spettacolo. Quello che non sempre in prova speciale alcuni equipaggi riescono a fare, vuoi perché oltre alle tante guest star del caso, ci sono tanti driver amatoriali allo stato puro, con auto di un certo peso storico ed economico, molto più impegnative da guidare. Quello che è in grado di regalare il Legend, ed in particolare la Sprint Legend Race è quell’atmosfera di una volta; non quella dei grandi numeri delle prove mondiali di oggi, dove si concentra un pubblico tendenzialmente competente. Ma quei pienoni a bordo strada che gremivano anche le gare di zona, con tanta gente locale amante dei rally, ma pronta a godersi lo spettacolo bevendo birra con gli amici, in una goliardica notte bianca, forse con qualche eccesso tra mortaretti, torce colorate, ma senza eccedere in comportamenti molesti, se non in rari casi. Gare dove il pubblico lo si trovava già nella settimana precedente a vedere le ricognizioni by night.
