IL DEUTSCHLAND NON MOLLA

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Le decisioni del governo Tedesco di vietare le manifestazioni di rilievo, che richiamino un forte afflusso di pubblico, sino alla fine di ottobre hanno messo in allarme l’ADAC, che però non sembra avere nessuna voglia di mollare.

Il governo tedesco con la decisione pilotata dal ministero dell’interno, di lasciare al palo tutti gli eventi importanti sino alla fine di ottobre ha colto tutti in contropiede, considerato che proprio la Germania è stata la nazione del vecchio continente a superare la crisi del covid-19 meglio di tutti. Un colpo durissimo arrivato proprio alla vigilia del consiglio mondiale, ed anche se l’ADAC non si arreso, anzi sta valutando tutte le soluzioni a disposizione per cercare di rispettare la data assegnata la paura di perdere anche una delle poche certezze che il calendario proponeva, almeno sino ad una settimana ha fatto salire alle stelle il grado di allarme in FIA, che nella prima settimana di giugno ha letteralmente visto sbriciolarsi il WRC 2020. L’obbiettivo primario degli organizzatori resta quello di riuscire a mandare in scena l’evento con la presenza del pubblico pagante, cercando di ottemperare alle richieste del governo. Ma anche se meno gradita si sta valutando l’opzione a porte chiuse, che però risulta organizzativamente altrettanto complicata. Anche se i timori restano è sicuro che l’ADAC darà l’anima per rispettare l’impegno mondiale, anche perché confermare la sua gara in una stagione così critica potrebbe essere una carta importante per avanzare pretese anche nei prossimi anni. C’è però chi in un eventuale caduta della Germania vede aprirsi una porta insperata, ovvero il Rallye du Valais, che è in programma nella stessa data del Deutschland, su un percorso consolidato di oltre duecento chilometri di speciali, fuori dal campionato Europeo e quindi libero da vincoli. Tanto per non lasciare nulla al caso gli Svizzeri hanno ufficializzato la loro candidatura con la FIA, pronti a cogliere una opportunità unica come quella di Ypres.

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