IL CIMITERO DELLE PLUS

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L’argomento principe del momento restano le rally1 e la loro decantata cavalleria teorica, ma l’ora del passaggio del testimone oramai è vicinissima e le WRC plus che ci hanno fatto sognare in questi cinque anni sono prossime ad un pensionamento che con probabilità diventerà un parcheggio in qualche cimitero.

Mentre le rally1 combattono con uno sviluppo complicato da un sistema ibrido comune carico di problematiche, dimostrando per ora di fare fatica a traslare dalla strada alle corse quanto il mercato dell’automobile propone oramai da una decina di anni. Ma quello che sino ad oggi non è stato affrontato è la possibilità di dare un futuro alle plus, un argomento delicato per tutte le implicazioni che comporta. Dalla parte della FIA tutto tace, ma a sorprendere di più è il silenzio dei costruttori che nei loro reparti corse andranno a parcheggiare le plus, visto che i primi interessati a dare una seconda vita a queste vetture in grado di fare sognare sono soprattutto loro. Per la FIA tenere aperte le porte del mondiale rally alle WRC+, oppure di altre serie internazionali non è una strada percorribile. Ad oggi nonostante i fiumi di parole spese per incensare le Hybrid, anche se nessuno affronta l’argomento prestazioni in maniera seria, che non è certamente quella di proporre un improbabile addizione tra la potenza dell’unita termica e di quella elettrica, le rally1 ad oggi sono lontane dalle prestazioni delle mamme plus. Ed è impensabile metterle faccia a faccia nella prossima serie, così come nel 2011 quando le WRC di allora passarono dal propulsore 2 litri a quello 1.6 Turbo le vetture della generazione precedente verranno escluse dai rally marchiati FIA. Allora però le WRC 2.0 furono mandate in pensione nelle serie nazionali, dove ancora oggi nonostante gli anni di tanto in tanto riescono a mettersi in evidenza. Un futuro impensabile per il frutto di una deriva ingegneristica come le plus, vetture molto costose soprattutto nella gestione gara: troppa elettronica, un’aerodinamica esasperata che nel caso di piccole toccate e leggeri danni cosmetici, presenta conti salatissimi. Per non parlare di tutta una meccanica dalle grandi prestazioni, ma con tutto contingentato costruita quindi con materiali e lavorazioni nobili. I team nel corso delle stagioni qualcosina lo hanno risparmiato, ma tutti questi aspetti hanno azzerato il mercato dell’usato e degli affitti su queste vetture. Il futuro delle WRC+ a breve sembra indirizzato verso una sorta di cimitero degli elefanti dove tra qualche tempo andranno i collezionisti ad aggiungere ulteriori gioielli da portare nei loro garage.

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