HYUNDAI CORSI E RICORSI

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La multa che si è vista infliggere la Hyundai a qualche ora dalla chiusura della gara per una irregolarità tecnica è sembrato un dejavu che ci ha riportato alla mente la vicenda dell’omologazione dei vetri posteriori sulla vettura di Neuville proprio in quei di Alghero subito dopo avere vinto l’edizione 2016.

Ieri sera quando è stato liberato il parco chiuso, ad eccezione delle quattro Hyundai i20 plus qualcuno ha cominciato a temere potesse vacillare la classifica, ma per le modalità e tempi molto simili a quanto accadde nel 2016 quando Neuville aveva appena firmato il successo in terra Sarda. Per cui memori di quanto accadde allora era abbastanza prevedibile finisse in ammenda, anche perché quando in pentola bolle qualcosa di scottante il clima è decisamente più pesante, vedi in Argentina quando fu squalificato Burns (sottopeso al volano motore). In questo caso l’oggetto del contendere era un telaietto posteriore del pacchetto aerodinamico, inferiore di una ventina di grammi rispetto alla scheda di omologazione. Difetto che non essendo stato riscontrato sulle altre vetture, rappresenta uno di quei particolari che per mille ragioni possono sfuggire al controllo qualità e sopratutto non costituiscono alcun vantaggio prestazionale. Così al team di Alzenau è stata comminata una ammenda di € 30.000, ma con € 20.000 sospesi per un anno che andranno ad incasso solamente nel caso di ulteriori violazioni. Tutto sommato una mano più leggera rispetto alla sanzione di € 50.000 che fu comminata nel 2016, allora per un difetto di peso e omologazione sui vetri posteriori. Ammende che fanno sempre discutere, per l’immagine che danno di una sorta di scorciatoia per fare cassa. Anche se si tratta di un particolare ininfluente ai fini prestazionali, va detto che ai fini pratici di irregolarità si tratta e quindi mandare via chiunque solamente con una tirata di orecchie significa moltiplicare esponenzialmente tutte quelle situazioni border line che da fortuite potrebbero diventare volute. Per cui è comprensibile che per le mancanze meno gravi si vada di ammenda che ovviamente sono proporzionate al valore della competizione. La cosa che invece convince un’po’ di meno sono le strette normative che riguardano tutti i dettagli di ogni particolare, dalle WRC plus alle R5. Una selva di dettagli che spesso risultano ininfluenti prestazionalmente, ed anche a livello sicurezza, forse a livello di omologa e regolamenti tecnici bisognerebbe cercare di badare di più ad aspetti pratici: prestazioni, sicurezza e costi, cercando di snellire molti passaggi che vanno a normare anche le virgole.

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