HOELBING DOMA RADICOFANI

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Il veronese (Ford Focus WRC) domina la gara senese, aggiudicandosi infine un successo più volte sfiorato in passato . Bertin e Trentin a podio, Arminen protagonista sfortunato. Bene Panzani, vincitore tra le due ruote motrici. Val d’Orcia amara per Grossi, Pierangioli e Chiaruzzi.

Lo inseguiva da tempo, Luca Hoelbing, il gradino centrale del podio del Val d’Orcia: stavolta, finalmente, il veneto ce l’ha fatta,  e nel modo migliore. Ovvero vincendo per distacco e mettendo in saccoccia anche tre successi parziali. Dopo la sfuriata iniziale della Subaru N14 di Arminen – poi rallentata da problemi alla centralina e da una foratura sull’ultima prova -, la Focus di Hoelbing-Grossi prende il comando delle operazioni per non lasciarlo più, allungando progressivamente sugli inseguitori. Vittoria perentoria, dunque, quella del veronese: un primato dal sapore speciale, perché conquistato su una delle speciali storiche del rallysmo italiano.

Sorridono anche Bertin-Zamboni e Trentin-De Marco, che accompagnano il conterraneo sul podio toscano. Il vicentino (Citroen C4) disputa una gara giudiziosa e incasella punti preziosi in ottica campionato, mentre il trevigiano porta la sua 208 in configurazione R5 ad un risultato più che positivo già alla seconda uscita con la macchina della casa del Leone. Quasi un minuto di distacco per Fanari-Stefanelli e Taddei-Gasperi (entrambi su Mitsubishi Evo IX); i due chiudono staccati di 2”3 e, ovviamente, sono i migliori tra i tanti al via in gruppo N.

Più staccati Ferrecchi-Imerito (Focus WRC), di 4” scarsi davanti all’auto gemella di Cobbe-Turco e di 8” alla 207 S2000 di Cecchettini-Ciucci. Caldani-Mometti (Fiesta R5) precedono Bentivogli-Riterini (Impreza N4) a chiusura della top10, zona che vede latitare due attesi protagonisti come Grossi (appiedato dal differenziale a metà gara) e Pierangioli (scatola guida ko nel finale). Ritiro anche per Chiaruzzi, che vede sfumare un possibile successo tra le due ruote motrici; il successo di tappa va quindi alla Citroen DS3 di Panzani, ma a primeggiare nella graduatoria del Raceday è dell’altro sammarinese Jader Vagnini.

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