FOURMAUX ESAME DA 110 CON LODE

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Il WRC2 in questa stagione sembra avere abbandonato la filosofia delle squadre ufficiali o team satelliti molto vicini alle case costruttrici, ma al Monte a dettare il passo sono stati gli uomini casa Mikkelsen e Fourmaux. Il primo uomo di esperienza voluto da Skoda, mentre il secondo scommessa di M-Sport.

Sino all’anno passato il WRC2 è stata la serie delle case, ed anche se l’appoggio di Mlada alla Tok Sport (a parte la parentesi di Monza) è stato abbastanza light, la serie ha sempre avuto i connotati di un campionato dedicato alle case con Tok (Skoda), PH Sport (Citroen), Hyundai Motorsport N e M-Sport (Ford M-Sport). Quest’anno invece hanno fatto il loro ingresso delle squadre a trazione completamente sganciata dai costruttori come la Movisport che al via ha schierato una Volkswagen e una Skoda. Ma a dettare il passo sono sempre state le strutture con alle spalle la casa costruttrice, con in testa una spanna sopra la concorrenza Andreas Mikkelsen, il norvegese spalla di valore assoluto in Volkswagen e Hyundai ha svolto il suo compito di uomo pilone della squadra in maniera esemplare. In una gara a basso coefficiente di aderenza non solo ha dominato WRC2 e classe ma è andato a prendersi una settima piazza assoluta ad appena 22” da Katsuta e davanti ad un Greensmith che ha bastonato per una buona metà della gara. Eccezionale forse si, ma sicuramente non una sorpresa visto il suo indiscusso valore. Chi invece è stato sorprendente è il giovane Adrien Fourmaux, la scommessa francese sposata dalla M-Sport. Per Adrien è l’inizio della sua terza stagione nel mondiale al volante di una rally2 (con la quale ha disputato 5 WRC nel 2019 e 6 WRC nel 2020) e la sua prestazione è stata superlativa, confermando il suo trend in costante crescita. Nella prima tappa anche se un po’ in affanno è riuscito a restare sugli scarichi di Mikkelsen, un pilota che anche nella gara di casa non po’ certo pensare di battere alla sua terza stagione su una R5. Ma ha stupito per la sua capacità di leggere la corsa e mollare l’osso Mikkelsen prima di farsi male, inoltre dopo avere perso un minuto e mezzo per una foratura il sabato ha tenuto a bada in maniera autoritaria un pilota di esperienza come Camilli che è nato su queste speciali. Ma nonostante un finale arrembante si è dovuto accontentare del gradino basso del podio.

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