FIA RALLY IBRIDI DAL 2022

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Nella riunione di Parigi Todt bacchetta i costruttori che gravitano nel WRC per il loro attendismo nell’affrontare il tema ibrido nei rally, ed ha dato come dead line per l’introduzione dell’Hybrid nel 2022. Il regolamento dovrà quindi prendere la sua forma definitiva il prossimo anno.   

Dopo avere rinviato il problema ibrido di riunione in riunione Jean Todt ha preso in mano la situazione mettendo con le spalle al muro tutti i costruttori attualmente impegnati nel WRC, fissando come data d’ingresso nel mondiale delle nuove vetture il 2022. Sino ad oggi alcune squadre hanno manifestato la volontà di continuare con l’attuale regolamentazione, mentre le indicazioni di alcune delle case altri hanno spinto verso direzioni diverse seguendo quale è la filosofia ibrida di quella casa e su questo tema che abbiamo già affrontato ogni costruttore per il momento ha imboccato strade abbastanza differenti. Un argomento davvero spinoso che va ben oltre a quanto possa essere il sentore degli appassionati comuni del motorsport “contro a prescindere”, visto che oramai il mercato dell’auto si sta indirizzando verso l’ibrido, ed anche le case più refrattarie alle energie alternative di qui al 2025 dovrebbero avere nei loro listini più del 50% delle loro proposte ibride. Se da una parte Todt vuole mantenere al passo dei tempi i regolamenti della FIA e delle sue discipline, dall’altra c’è la paura di vedere crollare una disciplina portante come i rally perché a breve tutte le case chiuderanno i rubinetti sulle attività di immagine legate al motorsport a favore di investimenti nell’elettrico o ibrido, diventa quindi vitale la conversione dello sport alle nuove tecnologie. Certamente il versante elettrico rimane decisamente spinoso per questioni di ricariche ma soprattutto di sicurezza, con l’argomento delle tensioni e di intensità della corrente di alimentazione. Quello che fa specie è come il quadriennio di stabilità tecnica regolamentare sia diventato un quinquennio, miracoli della comunicazione e di accordi non scritti. E’ quindi prevedibile assistere nella prima parte dell’anno ad uno scontro tra i vari costruttori su quale sia la strada da prendere.       

 

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