EVANS – OGIER IL VIALE DEL TRIONFO

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La seconda tappa è ripartita con la stessa impronta di ieri con Evans e Ogier la davanti a dettare il passo, ed a strapparsi la leadership da una prova all’altra una sorta di volata trionfale per la Toyota che si avvia a firmare anche il titolo costruttori con un uno due dei suoi due top driver che si giocano il titolo piloti.

Il braccio di ferro tra i due è continuato speciale dopo speciale, con Ogier che si è ripreso subito la leadership su Evans, un testimone che i due si sono strappati per ben cinque volte, la degna sfida di un finale di mondiale. La tensione vera, quella generata dall’incertezza del risultato non c’è mai stata, tanto ad Ogier per vincere il suo ottavo titolo basta chiudere anche un paio di posizioni dietro al suo compagno di squadra. Ed anche oggi si è presto capito che nessuno sarebbe riuscito ad andare a insidiare le due Yaris, una spanna sopra la concorrenza. La Hyundai su un terreno meno umido è riuscita a trovare le giuste regolazioni, ma il tentativo disperato di Neuville di cercare di chiudere il buco che lo separava dalle due lepri si è interrotto già sul primo passaggio a Selvino. Una scivolata accentuata sposta il muso della sua i20 dalla linea ideale e va ad agganciare uno dei piantoni che sorreggono il rail che ha difronte, fortunatamente se la cava perdendo tanta plastica (carrozzeria), ma senza danni strutturali e se la cava con una trentina di secondi di ritardo. Abbastanza per tenersi una salda quarta piazza ed avere ancora il gradino basso del podio nel mirino, ma ogni ambizione di andare a chiudere il gap è definitivamente tramontata. Sordo a quel punto terzo ha continuato a realizzare delle ottime prestazioni, ma con un ritardo vicino al mezzo minuto ha continuato a tenere il ritmo dei primi ma senza mai rischiare di forzare per tentare una rimonta impossibile. Nessuno regala niente a nessuno, ma non serve un veggente per capire che Ogier nella volata finale non andrà a mettere il colpo di reni per portare via il successo di tappa al compagno. Dall’altro c’è un Evans ci tiene a finire in bellezza il campionato, non è però sembrato disposto (nonostante su questo tipo di speciali forse è quello che ha qualcosa in più di tutti) a uscire dalle righe per andare a cercare una vittoria per distacco, che significherebbe solo rischi aggiuntivi. L’impressione è stata quella di un’impegnativa tappa di montagna del giro d’Italia, dove i due compagni di squadra vanno in fuga e collaborano verso un traguardo dove andranno tutte due ad alzare le braccia.   

CLASSIFICA

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