ERC MABELLINI COMANDA L’UNGHERIA

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Con una prima tappa da incorniciare per prestazione e costanza Andrea Mabellini e Virginia Lenzi nella prima frazione sulla terra Ungherese di Veszprém tirano fuori gli artigli e prendono il timone della gara sulla prima speciale mattutina, ed alla fine di un tiratissimo braccio di ferro a tre con Korhonen e Armstrong riescono ad andare al riposo notturno davanti a tutti.

Dopo una buona partenza al Sierra Morena dove si è piazzato quarto a dodici secondi dal podio nel secondo round ERC sugli sterrati ungheresi il Mabe è partito con un passo da primo della classe, e dopo la speciale spettacolo di ieri sera sulla prima stage mattutina è subito andato a scratch prendendo il timone della gara. Nonostante una sfida serratissima sul filo dei decimi con Roope Korhonen e Jon Armstrong ha continuato a macinare dei tempi da primo della classe, impressionando per costanza e regolarità oltre ad un pizzico di velocità in più nei confronti dei suoi avversari. Sino ad oggi il bresciano sulla terra veloce aveva dimostrato di saperci fare, e si intravedeva un buon potenziale, ma sino ad oggi non era mai scattato quel qualcosa a livello di testa capace di lasciare andare tutti i freni inibitori e crederci veramente. Su delle speciali molto veloci, ma non come quelle del Baltico, con un fondo dove si sono scavate rapidamente delle rotaie profonde, con tante pietre e molti passaggi a rischio forature non ha mai manifestato il minimo timore reverenziale. Quell’ultimo step per buttare il cuore oltre l’ostacolo e mettersi i prima linea a giocarsi il successo, con un avversario come Korhonen campione di Finlandia 2024 e nel WRC3 2023, quest’anno impegnato nel WRC2 dove è arrivato secondo in Svezia. Un ottimo metro di paragone in particolare sugli sterrati più veloci. Nel secondo passaggio sulla lunga Armstrong rimedia due forature, due stop per il cambio gomma, ed al traguardo si ritrova sei minuti sul groppone. Al primo stop attende Mabellini, me nella seconda fermata riparte senza pensare a Korhonen, nella polvere il Finlandese perde una trentina di secondi, e scivola in quarta posizione. Ma visti i suoi intermedi almeno sino al nono minuto quando concedeva a Mabellini appena nove decimi, è probabile in serata il collegio vada a correggere il suo tempo e lo riporti in seconda posizione ad una decina di secondi scarsi dall’Italiano. Il gradino basso del podio lo eredita così Simone Tempestini, ma il suo distacco dalla testa della gara supera il mezzo minuto tallonato a una manciata scarsa di secondi dal polacco Marczyk. A chiudere la top cinque è la Citroen C3 Rally2 targata Tagai di Mads Ostberg a una decina di secondi dal podio virtuale.

CLASSIFICA

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