ERC L’ARMATA RUSSA PIEGA ..

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La prima tappa della serie continentale manda subito dietro la lavagna i piloti presi a prestito dal mondiale, con Mikkelsen in testa che si deve accontentare del terzo gradino del podio ad una mezza minutata dal leader provvisorio Lukyanuk che ad un passo dalla fine della giornata è riuscito a saltare un Gryazin obbligato a fermarsi fuori della speciale lunga per una doppia foratura (perchè con una sola scorta).

Doveva essere l’anno di Mikkelsen, l’uomo che a Mlada Boleslav hanno voluto a tutti costi in primis per il WRC2, ed a stretto giro di posta anche per l’ERC, dove l’anno passato aveva fatto saltare il banco in Ungheria, dando l’illusione che non ce ne fosse per nessuno. Più o meno quello che si è ripetuto nel primo round del WRC a Montecarlo, ma questa volta su quella terra di Polonia dove Andreas aveva firmato il successo nel 2016 al volante della Volkswagen Polo WRC, Lukyanuk e Gryazin i vincitori delle ultime due edizioni targate ERC sono risultati incontenibili, obbligandolo alle forche caudine prima di rientrare al service park serale. La prima parte di giornata è stata tutta all’insegna della Polo di Gryazin che ha capitalizzato in maniera superba una posizione di partenza che poteva sembrare un azzardo, ed invece si è rivelata una mossa molto audace. Il conto da pagare per Nikolay lo ha però presentato la replica della speciale lunga, dove ha ceduto allo scratch di Lukyanuk una cinquantina di secondi per una doppia foratura. Ma senza la scorta ha dovuto fermarsi appena uscito dalla speciale, ed a consegnare la tabella di marcia. Si è così ritrovato nella generale una decina di secondi alle spalle del connazionale al volante della Citroen C3 di Saintéloc, ma non potendo raggiungere la speciale spettacolo di fine giornata su quattro ruote si è visto obbligato a gettare la spugna. Un ritiro che alleggerisce la posizione di Mikkelsen che si ritrova la piazza d’onore servita su un piatto d’argento ma ad una trentina di secondi da Lukyanuk e dopo quanto ha fatto vedere oggi è difficile immaginare abbia nella manica qualche asso che gli possa consentire di rientrare in gioco per il successo. Tanti sono i ritiri iniziati purtroppo con il nostro Campedelli per il cedimento dello sterzo, al quale sono seguiti Tempestini (cambio), Kreim (problemi elettrici) e sospensione per Breen, unico in questo drappello sempre presente in pianta stabile nella top five.    

CLASSIFICA

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